Chi passa per via di Carano, strada che da via Campoleone – quella dove c’è il carcere per intenderci – conduce al casale di Menotti Garibaldi, oltre alle buche e al meraviglioso cimitero napoleonico in completo stato di abbandono, avrà notato un tanfo irrespirabile proveniente da un terreno che dà proprio sulla strada. Residui organici misti a plastica sparsi su un terreno, che stanno rendendo la vita impossibile ai residenti. Tutto regolare? Se lo è chiesto anche l’assessore all’ambiente Alessandra Lombardi, che ieri ha effettuato un sopralluogo dopo le numerose segnalazioni ricevute. “La Polizia Locale è già stata qui ed ha avuto modo di confrontarsi con il proprietario del terreno, il quale avrebbe assicurato che si tratta solo di concime”, ha riferito l’assessore. Il concime, però, non ha la forma della plastica. E su quel terreno di plastica ce n’è davvero tanta. La proprietà di quel terreno è riferibile ad una società che smaltisce le ossa animali: secondo le ipotesi emerse durante il sopralluogo potrebbe trattarsi proprio di questo tipo di scarti, unito a tanta plastica. Ma è normale una cosa del genere? La Polizia Locale non ha ancora sanzionato nessuno perché sta approfondendo, l’Arpa Lazio non è ancora intervenuta per effettuare il sopralluogo, intanto però la gente si sente male semplicemente passando da quelle parti. Una situazione paradossale, forse anche illegale ma su cui non si riesce a fare chiarezza.
27/09/2014