La zona attorno a piazzale Berlinguer è da mesi prigioniera del cantiere. I lavori sono fermi, gli incassi dei negozi sono andati a picco, il malumore dilaga e uno dei commercianti, sostenendo che era stato costretto a chiudere proprio per il danno causato da quella situazione, aveva deciso di fare causa al Comune, per chiedere un risarcimento. Visto che lo stato dei luoghi poteva mutare da un momento all’altro, riprendendo i lavori per il maxi parcheggio, il negoziante ha chiesto e ottenuto dal giudice del Tribunale di Velletri, Francesco Monastero, il cosiddetto accertamento tecnico preventivo, una consulenza che fotografa la situazione e dà una prima indicazione sulla fondatezza o meno delle tesi sostenute da chi avvia il procedimento civile. Il consulente si è messo dunque al lavoro, ha acquisito in Comune tutta la documentazione e alla fine ha ritenuto che nella gestione del cantiere non vi sia stato alcun errore da parte degli amministratori di Nettuno. Secondo l’esperto, oltre al fatto che il negozio non avrebbe chiuso a causa dei lavori per il parcheggio andati a rilento, non vi sarebbe nulla da rimproverare al Comune e i ritardi sarebbero stati causati esclusivamente da intoppi burocratici, paletti messi dalla Regione, finanziamenti arrivati in ritardo. Un atto importante per la giunta, visto che sulla “buca” il sostituto procuratore Giuseppe Travaglini ha aperto un’inchiesta, facendo acquisire una serie di atti in Comune dai vigili urbani. E tra quegli atti c’è proprio quella consulenza, il documento che doveva portare l’ente del Tridente a tirar fuori un maxi risarcimento e che invece ha finito per scagionarlo.
Nessun risarcimento ai commercianti
Ritardi per la “buca” di Nettuno, il Tar: solo colpa della burocrazia
Nella battaglia, legale e politica sulla cosiddetta “buca”, il cantiere per il maxi parcheggio di piazzale Berlinguer impantanato da due anni e che tanti disagi sta creando nella zona, la giunta Chiavetta ha ottenuto un primo punto a proprio favore. E tutto nell’ambito di accertamenti partiti dall’iniziativa di un commerciante, che voleva chiedere al Comune di Nettuno i danni per quella situazione che lo aveva costretto a chiudere i battenti. Un consulente tecnico nominato dal Tribunale di Velletri ha infatti ritenuto corretto il comportamento dell’ente pubblico nella gestione di quei lavori e addebitato i ritardi esclusivamente alla burocrazia. Una relazione importante per gli amministratori, visto che proprio sul contestato cantiere è in corso un’inchiesta della Procura della Repubblica di Velletri.
26/09/2014
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