A chiederselo sono il consigliere comunale di Sinistra ecologia e libertà, Carmen Porcelli, e il presidente del Comitato Città degli Alberi, Gianni Battistuzzi, che portato all’attenzione dell’opinione pubblica la notizia di una movimentazione di terreno di grosse proporzioni su via Apriliana.
«Da almeno tre settimane, e puntualmente ogni domenica, alcuni operai sono al lavoro impegnati, alla guida di grossi caterpillar, in opere di sbancamento di una collina a metà altezza su via Apriliana. A seguito di una segnalazione pervenutaci da alcuni cittadini che hanno lamentato l’abbattimento di una cinquantina di ulivi nonché l’avvio di lavori di forte impatto, almeno visivo, nei pressi del fosso, abbiamo verificato in loco percorrendo il corso d’acqua su via Apriliana – dicono Porcelli e Battistuzzi – riscontrando la veridicità della segnalazione. Non abbiamo strumenti per poter definire la regolarità dell’intervento, ci sembra però che i lavori siano “devastanti” e chiediamo agli uffici preposti di verificare la regolarità di questo movimento di terra. Anche perché, abbiamo verificato in diverse occasioni, una particolarità ovvero la presenza nel fosso rifiuti inerti anche pericolosi (eternit) che per i lavori fatti presumiamo siano stati sepolti sotto un muro di terra riportata, terra che ha ricoperto il fosso oggi non più visibile».
«E’ talmente alto il fronte della terra riportata – dicono ancora il capogruppo di Sel e il Presidente del Comitato Città degli Alberti – che è facile prevedere alle prime forti piogge lo scivolamento ulteriore del fronte terra riportato, che potrebbe comportare problemi per la sicurezza della stabilità del terreno in quanto non è stato minimamente compattato».
«Ci auguriamo – concludono Porcelli e Battistuzzi – che quanto prima questa nostra segnalazione arrivi a chi di dovere e venga presa in considerazione, anche perché era già stata precedentemente segnalata ai Carabinieri i quali hanno suggerito di procedere con un esposto ai Vigili Urbani di Aprilia, fatto subito telefonicamente. Ad oggi, però, nessun riscontro».