Si nascondeva in una villa nel quartiere Montarelli, ad Aprilia, dove è stato rintracciato dalla polizia, circondato e arrestato dopo un tentativo – l’ennesimo della sua lunga carriera da fuorilegge – di fuga. È finita il 5 agosto la latitanza di Serafino Fugante, 48 anni di Aprilia, una sfilza di precedenti alle spalle – tra cui furti, rapine a mano armata, possesso di armi e traffico di droga – arrestato dagli agenti del commissariato di polizia di Anzio e Nettuno, agli ordini del vice Questore Mauro Baroni, che lo hanno scovato mentre era “ospite” di un italiano, anche lui già noto alle forze dell’ordine. Fugante era evaso dal carcere di Vasto, in provincia di Chieti, lo scorso 24 aprile e girava tra il litorale e l’hinterland tra Roma, i Castelli e la provincia di Latina con un documento falso: la carta di identità smarrita da un ignaro cittadino, su cui il quarantottenne aveva apposto una sua fotografia. La polizia lo ha trovato nella dependance della villa: vistosi circondato, Serafino Fugante ha tentato di scappare da una finestra, ma è stato prontamente bloccato e arrestato. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Latina. Nel corso della perquisizione nella villa, gli agenti hanno rinvenuto e posto sotto sequestro un caravan (probabilmente utilizzato dall’uomo durante la latitanza), un gommone e una moto Bmw 1200, tutti risultati rubati, alcuni passamontagna e indumenti. Il padrone di casa, quindi, è stato denunciato per ricettazione. Serafino Fugante è sospettato di essere l’autore di diverse rapine tra il litorale, Aprilia e i Castelli durante il periodo della sua latitanza: il 30 maggio scorso era sfuggito per un pelo all’arresto da parte dei carabinieri di Ariccia, in un furioso inseguimento per le strade di Tor San Lorenzo, al termine del quale finì in manette il figlio Niko, di 21 anni, sospettato – con il padre – di essere l’autore di un “colpo” al supermercato “Trombetta” di Ariccia. Il ragazzo era poi caduto dalla moto con la quale i due stavano cercando scampo ed era finito in ospedale, mentre il genitore aveva fatto perdere le sue tracce. Nel corso dell’operazione, che aveva portato anche all’arresto della compagna di Fugante, nella loro casa di Tor San Lorenzo i carabinieri di Ariccia avevano sequestrato una pistola a tamburo calibro 9×21 con relativo munizionamento, detenuta illegalmente, cartucce calibro 20 per fucile e una canna di fucile, con molta probabilità utilizzate nel corso delle rapine.
06/08/2014