Lo scorso 29 giugno è stata inviata una lettera al Capo della Polizia con la quale si poneva l’accento sulla delicata situazione relativa alle condizioni lavorative degli Operatori di Polizia impiegati nelle attività connesse all’addestramento ed aggiornamento professionale presso il predetto poligono.
La presenza di amianto è stata rilevata in data 11/12/2012 dalle figure previste dal D. Lgs 81/08. Ovvero, è stato rilevato materiale frantumato, definito “eternit” presente sul tetto, all’interno di una costruzione e sul terreno circostante i campi di addestramento. E’ inaccettabile l’immobilismo che c’è stato in questi anni da parte di chi ha avuto ed ha la responsabilità della sicurezza e della tutela della salute degli Operatori della Polizia di Stato – è quanto ha affermato il Segretario Nazionale del COISP Mario Vattone.
Nella nota inviata al Capo della Polizia, il COISP, oltre a chiedere l’immediata bonifica dei campi di tiro ha evidenziato le responsabilità in capo al datore di lavoro. In ragione della denuncia del COISP – prosegue VATTONE – sono state sospese tutte le attività di addestramento al tiro ed è in fase di predisposizione una profilassi sanitaria per gli operatori che sono stati potenzialmente esposti alla presenza di amianto.
Presso il poligono di valmontorio, in uso al CNSPT, ha svolto attività di addestramento anche personale di altri Enti come la Polizia Municipale di Roma Capitale che in questi anni ha svolto 84 cicli di addestramento della durata di una settimana per 40 operatori/ciclo.
Il COISP, fortemente preoccupato per gli effetti che questo tipo di contaminazione abbia potuto produrre sulla salute dei poliziotti, ha chiesto al Capo della Polizia di avviare un’ indagine interna finalizzata a far emergere eventuali responsabilità dirette conseguenti ad inosservanze od omissioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro da parte del Datore di Lavoro.