Un faldone, quello delle pensiline fantasma pagate con soldi pubblici, che ha insospettito il Movimento 5 Stelle, nel frattempo diventato forza di governo ad Ardea. Nel dicembre del 2017 i consiglieri pentastellati si sono messi all’opera per scoprire che fine avessero fatto e sono risaliti fino alla ditta di Aprilia a cui le pensiline erano state ordinate. L’azienda, però, ha risposto ai consiglieri comunali che le strutture, non essendo mai state ritirate dal Comune, erano state smaltite come rottami a seguito della cessazione delle attività della ditta. A quel punto il sindaco di Ardea ha deciso di coinvolgere la Guardia di Finanza, alla quale ha consegnato il faldone con i documenti chiedendo di risalire ai responsabili di questo evidente caso di sperpero di denaro pubblico, del quale devono ancora essere definiti i contorni.
Anche secondo la procura, evidentemente, nel caso delle pensiline sparite c’è qualcosa di molto poco chiaro. L’occhio dei magistrati al momento è puntato sull’ufficio tecnico del Comune.