L’ospedale è situato ad Ariccia, in località Fontana di Papa, sulla via Nettunense. E’ costato finora 120 milioni di euro sborsati per intero dalla Regione Lazio. Servirà tutto il Lazio sud, in particolare tutti i Comuni dei Castelli Romani, oltre ad Aprilia, Cisterna, Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno, per un totale di oltre 600mila persone.
344, NON 107
Di sicuro, i posti letto presenti nelle tre ‘vecchie’ strutture sanitarie castellane non erano 107, al contrario di quanto dichiarato alla stampa da Narciso Mostarda, attuale Direttore Generale della Asl, Roma 6, nei giorni immediatamente precedenti alla messa in funzione del nuovo ospedale. Secondo Mostarda, con l’avvio della nuova struttura sanitaria i Castelli avrebbero goduto di una dotazione di posti letto di circa il 30% superiore al passato. I posti operativi nei tre ‘vecchi’ ospedali erano divenuti 107 solo alla fine di ottobre 2018, pochi giorni prima che le tre strutture venissero chiuse definitivamente al pubblico.
MOSTARDA SBAGLIA I CONTI: 208 POSTI LETTO IN MENO
Il nuovo ospedale dei Castelli è destinato a restare, almeno per il momento, un ospedale di serie B. Privo dei Dipartimenti e Reparti necessari a renderlo un Policlinico d’eccellenza, al pari della grandi strutture sanitarie romane. Come se non bastasse, i posti letto attivi nel nuovo ospedalone sono quindi 208 in meno rispetto a quelli presenti nella tre ‘vecchie’ strutture sanitarie di Albano, Ariccia e Genzano, quindi sono in totale il 61% in meno rispetto al passato e soprattutto rispetto a quanto previsto nel patto tra gli Enti del 2007. I pazienti ‘in eccesso’ verranno quindi dirottati dai dirigenti della Asl Roma 6 nelle innumerevoli strutture sanitarie private della zona, che ringraziano la sanità pubblica per la sua totale inadeguatezza.
“342 POSTI LETTO ENTRO DICEMBRE 2020”
“Entro 24 mesi” dall’inaugurazione del nuovo Ospedale dei Castelli Romani, ovvero entro dicembre 2020, Mostarda ha promesso che i posti letto diventeranno “342”. Per il momento i cittadini verranno spediti nelle strutture sanitarie pubbliche della zona.