Nel passato le campagne di scavo hanno comportato la chiusura del parco per problemi di sicurezza e di protezione dei beni archeologici, privando il quartiere di Cocciano di uno spazio verde utilizzabile dalla comunità a fini ricreativi.
In occasione della riapertura degli scavi si è affidato alla ditta che affronterà la nuova campagna archeologica la realizzazione di una recinzione, che separi la parte del cantiere dall’area già strutturata a giardino pubblico, che comprende i vialetti e l’antico casale, posto su parte della costruzione di epoca romana.
La nuova recinzione, in paletti di castagno e rete elettrosaldata, tenendo distinta l’area di cantiere dall’area ricreativa, consentirà di lasciare aperto il parco e di farlo utilizzare ai cittadini in sicurezza.