In casa anziate arriva la capolista Grottaferrata e si respira aria di grande sfida, testimoniato dal tutto esaurito sugli spalti a dir poco bollenti. Nel primo quarto, complice forse il freddo presente all’interno del palazzetto, il punteggio rimane bloccato sullo 0-0 per oltre tre minuti. È capitan Margio, sebbene il fastidio ai talloni, a siglare i primi punti del match, a cui risponde Ridolfi che si dimostrerà vera e propria arma in più degli ospiti per tutto l’arco del match. Primo periodo che scorre via tra errori al tiro e palle perse, ma Grottaferrata è più presente a rimbalzo e al suono della sirena si trova avanti meritatamente sull’8-16. Ritorno sul parquet amaro per Anzio, con Cavallo costretto ad uscire dopo appena due minuti per aver commesso due falli in rapida successione a dir poco dubbi. Ne approfittano gli uomini di Busti, con Brenda e il solito Ridolfi sugli scudi (12-24). Timeout Anzio e Lico opta per il quintetto piccolo per affrontare la zona match-up proposta dai castellani; la scelta del coach neroniano dà i suoi frutti e grazie anche ai recuperi dei fratelli D’Alfonso e ai canestri della coppia Nardi-Pecetta i biancoblu si ritrovano a -6 (21-27). Due triple in rapida successione di D’Alfonso M. e Tretta non variano il gap tra le due squadre, ma un finale in crescendo del talento montenegrino Jovovic manda Anzio negli spogliatoi sotto di un solo punto (33-34). Nella ripresa, al solito show personale di Ridolfi (onnipresente a rimbalzo offensivo), rispondono gli esterni anziati con D’Alfonso D. e Pecetta prima e Cavallo poi. Una tripla di Nwokoye evita la fuga degli ospiti, ma è Cavallo (partita solidissima la sua) a siglare la prima parità del match a quota 53. Ridolfi anticipa il suono della penultima sirena con l’appoggio del +2, tuttavia la sfida è apertissima e l’ambiente locale è sempre più coinvolto. Gli ultimi 10 minuti si aprono con un parziale devastante di Grottaferrata, trascinata dalle bombe di Tretta e Garofolo e dalla fisicità di Brenda (55-67). Anzio però non ci sta e si dimostra una volta di più squadra vera e nel maggiore momento di difficoltà trova un contro-parziale di 8-0 che riapre i giochi. Da qui in poi, chi dovrebbe limitarsi a dirigere al meglio l’incontro, decide di vestire i panni da protagonista, sostituendosi per certi versi ai 10 giocatori in campo. La rimonta dei locali (63-67) è “fermata” da un non fischio clamoroso su Jovovic lanciato in contropiede e steso da un avversario. Gli arbitri optano per una normale palla persa e rimessa Grottaferrata, con conseguente fallo tecnico alla panchina anziate per proteste. Inerzia che dunque ritorna dalla parte degli ospiti con Spizzichini che manda a bersaglio il jumper del +8 (65-73) che sembra chiudere la gara. Jovovic non ci sta e riporta a contatto i suoi (69-73); prima Pecetta e poi Nardi rispondono ai liberi di Garofolo e Bistarelli e con 6 secondi da giocare Anzio ha la palla della parità (74-77). Lico disegna uno schema per l’uscita di Cavallo dietro l’arco e quest’ultimo si alza da tre punti vedendosi franare sopra un giocatore avversario. Ennesimo non fischio di quest’ultimo periodo (incredibile come una squadra aggressiva come i castellani non siano andati in bonus nel quarto decisivo) e partita che viene vinta dalla capolista, quasi imitando il “regalo” dello scorso anno dovuto alla coppia Marino-Zaccarelli. Quest’anno protagonisti diversi, ma stesso finale, con Anzio che si è dimostrata all’altezza degli avversari nonostante non abbia giocato al meglio e dovendo sopperire alle assenze pesanti di Hajrovic e Ambrosin. Prossimo appuntamento sabato prossimo in casa contro Formia, seconda forza del campionato. Francesco Conte
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