«Tanto sono anni che ci rimetto e basta – commenta sconsolato un commerciante – una volta quello di Tor San Lorenzo era il mercato più bello della zona, venivano da tutto il circondario a comprare da noi. Ora è praticamente deserto. La gente preferisce spostarsi fino a Torvaianica e Pomezia».
La presenza del mercato rionale è molto importante per un quartiere come Tor San Lorenzo, molto popoloso soprattutto in estate. La zona, a due passi dal mare, si sta lentamente desertificando dal punto di vista dei servizi. Ultimamente sono stati rimossi tutti gli sportelli bancomat, si vive un degrado generalizzato e molte aree di ritrovo, ad esempio il grande parco Rielasingen, a due passi dagli uffici pubblici, sono attualmente inaccessibili. Il comitato di quartiere denuncia da anni l’abbandono in cui versa il quartiere, finito sempre più in mano agli spacciatori e alla criminalità comune.
Ieri pomeriggio gli ambulanti, che sostenevano di avere un appuntamento fissato con il dirigente comunale, si sono presentati in ufficio alle 16. Dopo due ore nessuno li aveva ancora ricevuti, così hanno deciso di bussare direttamente alla porta del dirigente, che era in riunione. Nonostante i toni alterati, nonostante la richiesta accorata di spiegazioni, la situazione non si è sbloccata. Ai commercianti è stato invece ricordato che molti di loro sono indietro con il pagamento della Tosap. «Incredibile – hanno commentato esasperati – vogliono che paghiamo il suolo pubblico, hanno alzato le tasse al massimo e nel frattempo non ci consentono di lavorare. A Pomezia si paga molto meno, eppure lì c’è un mercato degno di tale nome». «Ma se ancora non possono spostare il mercato – si chiedono – perché allora non lo sospendono?».
«Spostare il mercato rionale di Tor San Lorenzo è impresa ardua perché i mercati devono essere collocati nelle proprietà comunali e Ardea, è risaputo, non ha proprietà: tutto è privato». In serata è arrivata una nota del sindaco Mario Savarese, volta a fare chiarezza. «Non è pensabile per motivi di sicurezza e di viabilità spostare il mercato in strade che neppure sono dotate di marciapiedi. Ci spiace per il disagio dei commercianti che peraltro nemmeno ci aiutano rifiutandosi da anni di pagare la Tosap. Non sono loro piaciute neppure le soluzioni alternative che il Comune ha offerto. Ma non ci arrendiamo. Stiamo lavorando per acquisire un terreno degno di un mercato ampio, sicuro e dotato di impianti. Purtroppo i tempi necessari non sono mai quelli che noi stessi vorremmo. Chiediamo ancora qualche mese di pazienza».