«Già qualche tecnico della stessa Regione mi ha lasciato intendere che questo altro ecomostro, in un’area come quella, ad Aprilia non si può fare», ha detto il primo cittadino, che il 19 dicembre ha tra l’altro incontrato l’Assessore regionale ai rifiuti, Massimiliano Valeriani. Si tratta del progetto presentato dalla società Ecosicura Srl. Il nuovo cimitero di rifiuti è previsto in località Colli del Sole su un terreno di 25,3 ettari, per un milione e 350mila metri cubi di immondizia.
«Nel corso dell’incontro sulla situazione dei rifiuti romani dirottati, ancora una volta, qui da noi, con l’Assessore regionale abbiamo parlato anche di questa vicenda della nuova discarica, esponendo le nostre preoccupazioni su questo progetto. Continuiamo a essere molto fiduciosi sull’esito negativo perché tutti i pareri sono stati finora negativi, ora occorre attendere la VIA (valutazione d’impatto ambientale, ndr). Dobbiamo essere fiduciosi», spiega ancora il Sindaco Terra. L’incontro è quello del 19 dicembre scorso, all’indomani dell’accordo per far lavorare ad Aprilia parte della montagna di rifiuti indifferenziati che ancora ammorbano Roma. L’accordo è stato siglato il 12 dicembre tra la società pubblica regionale Lazio Ambiente Spa e la Rida Ambiente Srl, che ha uno stabilimento in zona Sacida – Selciatella dove trasforma l’indifferenziato in balle da bruciare poi negli inceneritori.
I tecnici che hanno firmato il progetto Ecosicura definiscono la nuova discarica che sarebbe destinata alla bocciatura, come un “deposito innocuo di rifiuti”. Concetto ribadito dallo stesso titolare della Ecosicura Srl, Vincenzo Fiorillo, personaggio con diversi incidenti di percorso giudiziari proprio per la gestione dell’immondizia e molto vicino al re dei rifiuti Manlio Cerroni, che da mezzo secolo detta legge nel settore. L’area prescelta per la discarica è tra l’altro attaccata ad un grande oleificio sull’Ardeatina, a due passi da diversi insediamenti abitativi. In linea d’aria, i terreni si trovano a circa 2 km da Casalazzara, in territorio apriliano.
Ancora più vicino, solo un km, si trovano Montagnano e Villaggio Ardeatino. Sono nuclei abitati che ricadono nel territorio di Ardea, al confine con Albano, già colpiti dalla discarica di Cecchina – Roncigliano, coi suoi odori e percolati. Quella stessa discarica della Pontina Ambiente Srl di Cerroni, è invece a circa 3 km in linea d’aria dal sito dove Ecosicura vorrebbe fare la nuova discarica “per rifiuti innocui”. Vale a dire vicinissimo alle 7 gigantesche buche dove sono stati interrati rifiuti sin dal 1979 e che nei decenni hanno sollevato molte proteste. Lì l’annesso impianto TMB (lavorazione rifiuti indifferenziati) è andato misteriosamente in fiamme il 30 giugno del 2016 mentre l’invaso più recente è rimasto a cielo aperto imbarcando acqua piovana. Nessuno sembra preoccuparsi dei possibili effetti che i percolati potrebbero sulle falde idriche, già contaminate in passato. Ad esempio, sulle falde idriche di Carano un’altra discarica, quella comunale di Velletri dismessa alla carlona nel 1999, produce milioni di litri di percolati che devono essere aspirati e portati via con grossi autospurgo proprio a causa della mancata messa insicurezza e corretta sigillatura del sito. Il sito previsto per il mega-immondezzaio Ecosicura a Casalazzara, infine, si trova a circa 3 km dal nuovo ospedalone dei Castelli Romani, inaugurato lo scorso 18 dicembre a Fontana di Papa, la frazione di Ariccia sulla Nettunense.
Nessuna inaugurazione, invece, dovrebbe vedere la discarica Ecosicura, stando all’anticipazione fornita presso il Comune di Aprilia dall’Assessore regionale ai rifiuti, Massimiliano Valeriani, riferita al nostro giornale dal Sindaco di Aprilia in persona e confermata da altra fonte istituzionale. Per ora, il progetto è al vaglio dell’Area rifiuti della Regione Lazio, che deve valutarne l’impatto su salute e ambiente. Sullo sfondo, rimane il nodo politico – amministrativo del “sistema monnezza”: il Lazio è stato finora lasciato dal governo regionale senza un nuovo Piano rifiuti, cioè senza una accorta ed efficace programmazione che stabilisca criteri sani, aggiornati e nell’interessi della comunità su quali impianti utilizzare per trattare i rifiuti e dove collocarli.