A Genzano, come detto nei giorni scorsi rischia di chiudere la sede legale e di rappresentanza delle ” Città del Vino ” Associazione di denominazione che raggruppa 450 città d’Italia e molti comuni dei Castelli Romani. ” Quando negli anni scorsi le Città del Vino scelsero Genzano per istituire a Palazzo Sforza Cesarini, dice il direttore nazionale dell’Associazione Paolo Benvenuti, la propria sede di rappresentanza, anche in virtù della collocazione strategica vicino ad un aeroporto e alla Capitale, molti amministratori locali espressero la propria soddisfazione. Ospitare ai Castelli la sede delle Città del Vino poteva costituire un vantaggio per tutto il territorio. Da allora in pratica la sede non è stata in realtà mai attivata. Manca la linea telefonica, non c’è un ufficio ad hoc e il personale addetto, continua Benvenuti. La corrispondenza arriva al Comune, ma rimane giacente per settimane intere. Nei mesi scorsi la delegazione laziale delle Città del Vino si è dovuta riunire a Nemi, mentre il concorso nazionale la ” Selezione del Sindaco “, che esamina 1.300 etichette si svolgerà nel maggio 2019 a Frascati, perchè il territorio dei Castelli Romani è comunque famoso per la produzione di vini di qualità e conosciuto in tutto il mondo per le molte aziende vinicola prestigiose “. Dal canto suo, l’amministrazione comunale di Genzano, che voleva celebrare anche la Giornata Europea dell’Enoturismo, dice di non avere fondi a sufficienza per far funzionare al momento la struttura, ma che si sta lavorando per poter renderla attiva in futuro. I consiglieri di opposizione hanno protestato duramente affinché non si perda questa possibilità. ” Se la sede fosse messa in condizione di poter esercitare la sua funzione, il commercio ed il turismo a Genzano e nei paesi vicini che aderiscono, riprende Benvenuti, potrebbero avere grossi vantaggi economici. Purtroppo, conclude amareggiato il direttore, non c’è stata una cultura ed un interesse in tal senso negli ultimi due anni. Basta pensare che in pochi anni, da 15 mila ettari, siamo arrivati a toccare solo i sei mila ettari di terreni coltivati a vigneti, con perdite eccezionali in fatto di produzione e vendita. E pensare che l’enoturismo potrebbe essere una delle molle più importanti che fa’ scattare il turismo ai Castelli Romani e in tutta la provincia di Roma “. Laconico anche il commento dell’ex sindaco di Genzano Flavio Gabbarini, che istituì insieme all’assemblea dei sindaci delle altre 450 cittadine la sede legale e di rappresentanza dell’ Associazione ” Città del Vino ” a Genzano, presso il Palazzo Cesarini : ” Nel 2015 quando inaugurammo la sede, c’era grande entusiasmo e tante iniziative in programma, con una sala riunioni, arredata ed accogliente, per ospitare il consiglio nazionale dell’associazione, nel giro di due anni e mezzo è andato tutto a scomparire. Una vera sconfitta per tutta la cittadinanza genzanese, guidata dall’amministrazione Lorenzon “. Nelle foto il giorno dell’inaugurazione nell’ottobre 2015 e il direttore dell’Associazione ” Città del Vino ” con un sindaco del Cilento e la bandiera dell’Associazione.
17/12/2018