Ha votato il nuovo piano tariffario di Acea (perché non farlo, dice, sarebbe stato inutile e forse avrebbe portato a risultati peggiori) ma non a cuor leggero. Il sindaco di Ardea Mario Savarese, grillino come Adriano Zuccalà, nutre diversi dubbi rispetto alla gestione Acea. Il Comune di Ardea, lo ricordiamo, non ha ancora fatto subentrare il colosso romano nella gestione della sua acqua potabile, rimasta in mano, per il momento, a Idrica spa.
«Onestamente ciò che mi preoccupa è che la manovra non va nella direzione sperata – commenta Savarese, sentito dal Caffè – Ossia non si incentivano i bassi consumi personali». Nonostante non sia d’accordo con gli altri sindaci sulla presunta penalizzazione delle fasce deboli, Savarese mostra diverse perplessità. «Mentre per le utenze singole si terrà conto del numero dei componenti del nucleo familiare, nei condomini questo accadrà in parte perché questi saranno considerati alla stregua di famiglie composte tutte da tre elementi. Così un condominio di mini-appartamenti, dove abitano magari single, potrà consumare per tre volte, mentre un condominio di case popolari con famiglie numerose si troverà penalizzato. In ogni caso il condominio pagherà sempre meno dell’utente singolo. In sostanza non è stato fatto alcuno sforzo per convincere le persone a consumare meno per pagare meno. C’è ancora chi, a scapito di altri, potrà consumare assai di più senza venirne minimamente toccato». La chiosa è pungente: «L’applicazione della tariffa puntuale è lontana – dichiara il sindaco di Ardea – Si parla del 2021 ma le difficoltà da superare sono ancora molte».