La storia del taglio degli alberi di via Emilia Romagna-Appia Vecchia a Genzano passata ora al vaglio della procura dopo che ieri una pattuglia dei carabinieri forestali di Velletri ha fatto un sopralluogo sulla zona dove sono stati tagliati di netto 15 alberi di grosso fusto, tra cui castagni, lecci e querce centenarie, su disposizione dell’Ufficio tecnico di Genzano. L’intervento dei forestali è stato avviato da un esposto, redatto e inviato tramite pec da Flavio Gabbarini, capogruppo del Pd, in consiglio comunale e consigliere metropolitano, dove chiedeva «di accertare se ci fossero tutte le autorizzazioni e se ci fosse realmente estrema necessità di procedere all’abbattimento dei suddetti alberi in una zona protetta da vincolo paesaggistico e considerata come verde pubblico ».
I forestali hanno fatto i rilievi fotografici e tecnici dei tronconi rimasti, svolto un’analisi visiva e, successivamente si deciderà se archiviare o procedere per qualche reato ambientale. Domenica scorsa è stato anche organizzato un sit-in sul posto, con decine di famiglie, cittadini, associazioni, amministratori locali e ambientalisti, organizzato dalla neonata associazione “Piantatela punto basta con le motoseghe “, per protestare contro quello che hanno definito un vero scempio ambientale. Alcuni cittadini, per rimediare al danno fatto, hanno piantumato alberelli in un prato adiacente a via Emilia Romagna, a spese loro. La vicenda è continuata ieri sera in un acceso consiglio comunale. Gli esponenti della giunta Cinque stelle, che guida il comune di Genzano da due anni e mezzo, hanno sostenuto durante il consiglio comunale di ieri sera, per bocca del vice sindaco e assessore all’ambiente Guarrera, che gli alberi erano pericolosi e andavano tagliati, dopo vari controlli operati sul posto dall’ufficio tecnico comunale. Che ha letto un’ampia relazione sul taglio degli alberi, avvenuto come detto per motivi di sicurezza. «Non c’era bisogno – ha detto il vicesindaco Giuseppe Guarrera – di alcuna perizia per disporre il taglio degli alberi che non sono monumentali. Tutto è stato fatto in piena regola dall’ufficio tecnico che dispone di professionalità qualificate. Nel 2018 sono caduti a Genzano 10 alberi ad alto fusto a causa di eventi naturali. A via Emilia Romagna gli alberi sono disposti in una scarpata, con terreno friabile, e sono incrinati pericolosamente sulla carreggiata. Il compito del comune e degli amministratori è quello di tutelare la sicurezza di cittadini e automobilisti di passaggio. Non si può parlare di tagli di netto perché i ricacci daranno vita a nuove piante, ha concluso così poi la sua lunga spiegazione durata circa mezzora ». Flavio Gabbarini, ex sindaco e capogruppo Pd, promotore dell’esposto, ha giudicato ” Surreale e piena di contraddizioni la relazione dell’assessore all’ambiente, e ha fatto notare che nel censimento degli agronomi nel 2016 che ha esaminato circa 2.500 alberi a Genzano, quelli tagliati non erano nemmeno menzionati, quindi chi ha deciso questo taglio selvaggio e così violento ? . L’indagine della forestale spero chiarisca chi e dove si è sbagliato e se si poteva evitare alla cittadina di Genzano questo spettacolo così desolante. Soprattutto perchè, ha concluso Gabbarini, non c’è nessuna relazione di tecnici agronomi forestali, che sancisca il taglio di questi alberi “. Numerosi anche i residenti che hanno partecipato al consiglio comunale, insieme all’associazione “Piantatèla-Stop alle Motoseghe” che hanno manifestato più volte la loro amarezza e il loro dissenso al taglio indiscriminato degli alberi . Assente in aula per la maggioranza a 5 stelle la consigliera Daniela Fattori, che domenica mattina aveva partecipato alla manifestazione di protesta dei cittadini e delle forze politiche di opposizione sul posto, e che insieme ad altri consiglieri di maggioranza si era detta contrariata di quanto accaduto ed aveva chiesto accesso agli atti e spiegazioni alla sua amministrazione comunale.
I forestali hanno fatto i rilievi fotografici e tecnici dei tronconi rimasti, svolto un’analisi visiva e, successivamente si deciderà se archiviare o procedere per qualche reato ambientale. Domenica scorsa è stato anche organizzato un sit-in sul posto, con decine di famiglie, cittadini, associazioni, amministratori locali e ambientalisti, organizzato dalla neonata associazione “Piantatela punto basta con le motoseghe “, per protestare contro quello che hanno definito un vero scempio ambientale. Alcuni cittadini, per rimediare al danno fatto, hanno piantumato alberelli in un prato adiacente a via Emilia Romagna, a spese loro. La vicenda è continuata ieri sera in un acceso consiglio comunale. Gli esponenti della giunta Cinque stelle, che guida il comune di Genzano da due anni e mezzo, hanno sostenuto durante il consiglio comunale di ieri sera, per bocca del vice sindaco e assessore all’ambiente Guarrera, che gli alberi erano pericolosi e andavano tagliati, dopo vari controlli operati sul posto dall’ufficio tecnico comunale. Che ha letto un’ampia relazione sul taglio degli alberi, avvenuto come detto per motivi di sicurezza. «Non c’era bisogno – ha detto il vicesindaco Giuseppe Guarrera – di alcuna perizia per disporre il taglio degli alberi che non sono monumentali. Tutto è stato fatto in piena regola dall’ufficio tecnico che dispone di professionalità qualificate. Nel 2018 sono caduti a Genzano 10 alberi ad alto fusto a causa di eventi naturali. A via Emilia Romagna gli alberi sono disposti in una scarpata, con terreno friabile, e sono incrinati pericolosamente sulla carreggiata. Il compito del comune e degli amministratori è quello di tutelare la sicurezza di cittadini e automobilisti di passaggio. Non si può parlare di tagli di netto perché i ricacci daranno vita a nuove piante, ha concluso così poi la sua lunga spiegazione durata circa mezzora ». Flavio Gabbarini, ex sindaco e capogruppo Pd, promotore dell’esposto, ha giudicato ” Surreale e piena di contraddizioni la relazione dell’assessore all’ambiente, e ha fatto notare che nel censimento degli agronomi nel 2016 che ha esaminato circa 2.500 alberi a Genzano, quelli tagliati non erano nemmeno menzionati, quindi chi ha deciso questo taglio selvaggio e così violento ? . L’indagine della forestale spero chiarisca chi e dove si è sbagliato e se si poteva evitare alla cittadina di Genzano questo spettacolo così desolante. Soprattutto perchè, ha concluso Gabbarini, non c’è nessuna relazione di tecnici agronomi forestali, che sancisca il taglio di questi alberi “. Numerosi anche i residenti che hanno partecipato al consiglio comunale, insieme all’associazione “Piantatèla-Stop alle Motoseghe” che hanno manifestato più volte la loro amarezza e il loro dissenso al taglio indiscriminato degli alberi . Assente in aula per la maggioranza a 5 stelle la consigliera Daniela Fattori, che domenica mattina aveva partecipato alla manifestazione di protesta dei cittadini e delle forze politiche di opposizione sul posto, e che insieme ad altri consiglieri di maggioranza si era detta contrariata di quanto accaduto ed aveva chiesto accesso agli atti e spiegazioni alla sua amministrazione comunale.
11/12/2018