Spese sottostimate e un progetto esecutivo a dir poco lacunoso. Tutto viene messo nero su bianco dal Comune stesso, che deve prendere atto dell’impossibilità di portare a termine i lavori e ha deciso di liquidare la ditta che doveva eseguirli (la Toce Domenico & C. Sas, di Ardea) pagando il poco che ad oggi è stato realizzato e il 10% dei lavori non eseguiti. Il Comune dichiara anche che procederà contro il progettista “per errori e omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano in tutto la realizzazione dell’opera”. Il contratto di appalto con la ditta è stato sottoscritto dal Comune di Pomezia nel marzo 2016 e l’azienda se lo era aggiudicato offrendo un ribasso del 10,10%. Non viene esplicitato, però, quando e come è stato esaminato il progetto esecuitivo che ora il Comune giudica errato e omissivo.
Attraverso una ricerca sull’albo pretorio del Comune di Pomezia è possibile risalire all’approvazione del “progetto esecutivo e del nuovo quadro economico” dei lavori di riattazione dell’ex stabilimento balneare New Las Vegas Beach che risale al 2015. È stato proprio il Comune a dare l’ok, con una determina firmata da colui che è ancora oggi dirigente ai Lavori Pubblici, Renato Curci.
“Il progetto esecutivo risulta carente di particolari costruttivi, sezioni, profili e indicazioni operative e risulta incongruente in molte lavorazioni con le voci previste nel capitolato”. L’atto comunale passa poi ad elencare le irregolarità riscontrate. Tra le altre, secondo il dirigente, “non sono state svolte indagini preliminari riguardanti il sottosuolo dell’area di sedime dell’intervento e, quindi, non si è tenuto in alcun conto dei materiali di varia natura in esso presenti. Ciò è risultato già evidente nelle primarie operazioni di scavo già al momento dell’impostazione del cantiere. Si è reso, pertanto, necessario provvedere con operazioni extra contrattuali mediante affidamento diretto per scavo, estrazione dei materiali di risulta, cernita, carico, trasporto e conferimento a discarica”.
A quanto ammontano le “spese extra contrattuali”? Secondo il dirigente “la variante in oggetto comporterebbe un incremento dell’importo lavori di 348.780,95 € con una variazione al lordo del ribasso d’asta del 10,10% pari al 41,293% in più dell’importo dei lavori oggetto del contratto”.
Un fallimento totale quello sull’ex Las Vegas Beach. I lavori sarebbero dovuti terminare in meno di due anni e avrebbero dovuto portare alla realizzazione di uno splendido stabilimento balneare di proprietà del Comune, oltre alla riqualificazione di un ampio tratto del litorale di Torvaianica. Quel rudere, infatti, è causa di degrado permanente. Ma c’è di più. Oltre alle responsabilità dell’accaduto, bisognerà verificare che il milione di euro di fondi stanziati dal Governo per realizzare il nuovo Las Vegas non sia stato perso. In ogni caso, se il Comune volesse provare a riproporre la riqualificazione dell’ecomostro, dovrebbe essere indetta una nuova gara d’appalto.
Di fallimento totale parla anche Casapound, definendo l’ex Las Vegas “emblema di un totale fallimento dell’ex sindaco Fabio Fucci che prosegue con l’attuale sindaco Adriano Zuccalà, entrambi amministrazione cinque stelle”. “Ma tutto questo non basta – continua Casapound – oggi ad aggravare la spesa entra in gioco l’attuale sindaco che prosegue l’opera spendendo altri 12.000 euro per avviare uno studio di carico sui pali di fondazione in vista di una futura realizzazione dell’opera in oggetto nonostante tale esame fu già eseguito in passato. A questo punto ci si chiede chi trae vantaggio da questa operazione?“. A quanto si apprende, presto la commissione Trasparenza presieduta dal consigliere comunale Omero Schiumarini chiederà di esaminare le carte del caso Las Vegas.