Troppi problemi con i rifiuti. Meglio l’immobiliare. Anche l’avvocato Manlio Cerroni, da anni impegnato nella gestione dell’ecobusiness a Roma e della discarica di Malagrotta, sembra aver spostato parte dei suoi interessi sul mattone. E da tempo. “Il supremo”, come Cerroni è ormai noto alle cronache, sta così mettendo alle strette il Comune di Pomezia proprio sulla realizzazione di una lottizzazione. La “Petromarine Italia srl”, una delle numerose aziende della galassia dell’avvocato, presentò all’amministrazione comunale pometina un progetto per la riconversione dell’ex stabilimento industriale di laterizi Tacconi, in località Campo Selva. Via i vecchi edifici e valorizzazione dei laghetti formatisi nella zona, costruendo tutto attorno case, con tanto di verde e servizi. In quella zona ci sono anche cave di pozzolana, ma in questo caso a Cerroni sembra proprio che non interessino per realizzarvi l’ennesima discarica, bensì per dar vita al “Biovillage Pratica di mare”, un complesso immobiliare ecocompatibile. Nel 2009 la società ha ottenuto così il via libera al progetto da parte del consiglio comunale. A Cerroni mancava soltanto di stipulare la convenzione con il Comune. Cambiata la giunta e insediatisi a Palazzo i grillini, le cose però sono cambiate. I pentastellati sono stati sempre contrari a quell’intervento e inutili sono state le richieste fatte lo scorso anno dalla Petromarine per sollecitare l’ente a sottoscrivere la convenzione. La società di Cerroni ha fatto ricorso al Tar del Lazio e chiesto pure un risarcimento danni. I giudici amministrativi hanno ora ordinato al Comune di rispondere entro 120 giorni alle richieste della srl. Ma sulla firma della convenzione e l’eventuale indennizzo la partita è ancora aperta. Si torna in aula il 25 febbraio.
24/05/2014