SPARITA DALLA FINESTRA
Per Google Maps il cimelio è tutt’oggi sul davanzale della casa che nel corso del tempo è diventata la sua. Contorno blu e manici integri, quelli a cui i residenti erano abituati. Ma da qualche giorno non è più lì. In tanti hanno pensato che la furia del tornado del 29 ottobre avesse colpito anche lei, buttandola chissà dove. Gli effetti del maltempo sono stati accostati ad un bombardamento, forse proprio come quello del 1943 a cui la pentola seppe resistere. Generazioni hanno percorso la memoria del tempo attorno a quell’arnese, capace di mantenere vivide le reminescenze della quotidianità al tempo della guerra.
IL GIALLO: ALCUNI L’HANNO VISTA IL GIORNO DEL TORNADO
C’è chi giura però che in realtà la pentola sarebbe stata più forte anche alla furia del vento. Testimoni sostenengono infatti che almeno fino al giorno della tromba d’aria, stava ancora lì, sul suo davanzale, nella posizione consolidata da oltre 75 anni. E allora? Che fine ha fatto la pentola? Le testimonianze dei residenti hanno alimentato la speranza di chi non si rassegna a veder perso per sempre il cimelio. A Terracina sono stati lanciati appelli e avviate le ricerche. Anche l’amministrazione comunale non è rimasta insensibile. Nei giorni scorsi il sindaco Procaccini ha chiesto ai Vigili del Fuoco di verificare tra chi ha eseguito le rilevazioni sulla stabilità degli edifici della zona se qualcuno avesse rimosso la pentola posizionandola da qualche altra parte. Inoltre è stato chiesto alla ditta deputata alla pulizia delle strade di effettuare una ricerca capillare nei depositi e nei siti di conferimento. Per ora tutto invano. I Vigili del Fuoco che hanno condotto le operazioni in quota, avrebbero fatto sapere di essersi fermati una decina di metri prima rispetto al civico 108. Comunque, nessuno pare abbia fatto caso della presenza dell’oggetto o meno. Una storia che si infittisce di mistero di giorno in giorno ma che, di contro, affievolisce le speranze per un lieto fine.
LE RICERCHE CONTINUANO
Una cosa è certa, se esiste la possibilità che la pentola abbia resistito anche alla furia del tornado, le ricerche devono continuare. La vicenda romantica non merita l’epilogo per mano di chi, ignaro del valore simbolico, ha considerato il manufatto alla stregua di un rifiuto. Peggio ancora sarebbe invece se qualcuno, conoscendo la vicenda e per fini personali (magari annoverandolo tra gli oggetti storici da rivendere nel mercato nero), avesse voluto privare la comunità di un emblema di resistenza e tenacia, capace di avere la meglio del tempo, di bombardamenti e di disastri naturali.