Il pugno duro da parte dell’amministrazione capitolina, oltre ai 600 caschi bianchi romani, coordinati sul posto da 11 dirigenti e dal comando generale alla presenza della sindaca di Roma Virginia Raggi, ha previsto l’impiego di ben quattro squadre di fabbri, 20 mezzi d’opera per gli abbattimenti e personale della sovrintendenza archeologica e delle ferrovie dello stato. Successivamente alla fase dello sgombero degli immobili, condotta da personale selezionato nel Corpo per le particolari attitudini operazioni di primo accesso e per la dotazione di dispositivi di protezione individuali, adeguati al difficile contesto d’intervento, sono previste demolizioni notturne, al fine di consentire regolarità nella tratta ferroviaria Roma Formia Napoli, nella zona Quadraro, Casilina, insistente in prossimità del teatro delle operazioni. Le attività, tuttora in corso, che proseguiranno anche nei prossimi giorni, vedranno impiegati cento agenti per singolo turno di servizio fino al termine delle demolizioni. Uno sforzo imponente di Amministrazione e Comando del Corpo, che andando a colpire luoghi e nomi simbolo di una certa malavita romana, segna un momento importante a favore dei valori della legalità e della sicurezza.
Su otto ville 5 erano allacciate abusivamente agli impianti elettrici di altri utenti ignari. Sono scattate perciò anche le denunce per furto di energia elettrica.