Un Consiglio Municipale straordinario nel Settembre del 2017 nel quale erano stati studiati ed elencati tutti gli interventi da effettuare, eppure a poco più di un anno di distanza la situazione dei plessi dell’Istituto Comprensivo Romualdo Formato in via Ardeatina 1274 è andata addirittura peggiorando, con i genitori degli alunni che iniziano ad essere seriamente preoccupati che possa accadere qualcosa ai loro bambini. L’attuale edificio scolastico, che comprende la scuola primaria e quella secondaria per un totale di circa 600 studenti e che ha un bacino di utenza che arriva fino a Pomezia ed Ardea, risale infatti al 1977 e ad oggi (come certificò appunto anche il consiglio straordinario del IX Municipio) sono diverse le criticità sulle quali sarebbe necessario intervenire.
I Lavori più urgenti – Riguardano senza ombra di dubbio tutti quelli relativi all’adeguamento antincendio della struttura (porte antipanico, scale di emergenza, coperture ecc) che sono stati già messi a bando, oltre ad una serie di interventi di manutenzione. Il muro perimetrale dell’edificio scolastico ad esempio è stato transennato per le numerose crepe che presenta e non va sicuramente meglio all’interno, visto che in molte aule regnano muffa ed infiltrazioni, diversi infissi andrebbero sostituiti ex novo ed i servizi igienici sarebbero completamente da ristrutturare. Inoltre, la palestra della scuola media è quasi inutilizzabile e non ha il riscaldamento, le attrezzature sportive sono rotte e obsolete, il pavimento è sconnesso in alcuni punti e gli spigoli non sono protetti. Insomma, un “quadro clinico” che richiederebbe un intervento immediato. “Sono stati diversi i documenti votati sulla scuola formato – spiega l’esponente di Fratelli D’Italia Massimiliano De Juliis – sopralluoghi, addirittura dei consigli municipali straordinari per parlare ed evidenziare tutte le problematiche. Documenti che siamo riusciti a far votare all’unanimità ma la situazione invece di migliorare peggiora”. “Nessuna manutenzione sulle alberature o sulle aree verde esterne – conclude – e nessuna manutenzione all’interno, questo è ciò che accade quando un’amministrazione che governa non riesce a passare dalle parole ai fatti. Arrivano i vigili del fuoco e recintano tutto. E pensare che ci sono anche dei soldi già stanziati”.
I Fondi bloccati al Campidoglio – Ma che fine hanno fatto questi fondi? E soprattutto, quando si potranno vedere finalmente i primi operai al lavoro dentro l’istituto? Abbiamo posto queste domande all’Assessore ai Lavori Pubblici del IX Municipio Cristina Maiolati, che al Caffè di Roma ha fatto un importante punto della situazione
Il Bando per l’adeguamento antincendio – “Abbiamo ottenuto questi fondi nel 2017 – ha spiegato – ed abbiamo preparato tempestivamente i progetti di adeguamento tra cui appunto quello alla normativa antincendio della scuola Formato, per la quale sono stati stanziati circa 587mila euro, soldi che sono stati banditi e che stanno per essere assegnati. E’ stata fatta la commissione di gara al Simu (il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Comune di Roma n.d.r) e sono arrivate circa 350 buste, potete capire quindi come per smaltire tutte queste buste con le dovute e necessarie verifiche richieste per legge ci siano voluti dei mesi”.
Nessuno pericolo per i bambini – “Per quanto riguarda gli altri lavori di manutenzione che non riguardano quindi l’adeguamento antincendio – ha proseguito – so che i genitori si sono molto preoccupati dopo aver visto la lesione nell’atrio con la relativa puntellatura. Ci tengo a precisare che questo rompitraccia è stato fatto mettere in via del tutto precauzione dai Vigili del Fuoco che sono stati chiamati dai genitori, posso garantire che attualmente non sussiste alcun pericolo reale altrimenti le assicuro che la scuola sarebbe stata immediatamente chiusa. Adesso stiamo attendendo l’esito della commissione stabili pericolanti che non appena si riunirà riaprirà sicuramente l’ingresso. Come Municipio poi, abbiamo chiesto circa 80mila euro per la messa in sicurezza del muro perimetrale sotto al cancello e l’adeguamento della caditoia di smaltimento delle acque meteoriche”.
Le tempistiche – “Calcolando che stanno aprendo adesso le buste – ha sottolineato Cristina Maiolati – mi sento di affermare ragionevolmente che per la prossima primavera potranno iniziare i lavori. Il codice degli appalti che rappresenta una garanzia per noi tutti ha comunque un iter che deve essere seguito e rispettato, motivo per cui calcolando tutti i passaggi ci vorranno almeno quattro mesi, ma ripeto, per la prossima primavera partiranno finalmente i lavori”.