Sono stati scortati da Polizia, Carabinieri e Polizia locale, che si è occupata della viabilità gli operai Ex Ipi che per oggi avevano annunciato una protesta sotto il palazzo comunale di Nettuno per chiedere il versamento degli oneri accessori, ma anche per essere ricevuti in Comune per discutere delle questioni ancora aperte legate ai compensi non ricevuti. La protesta ha avuto il via a piazzale San Francesco di fronte la Posta centrale di Nettuno. Una trentina circa gli operai che ancora devono avere somme che variano dai 500 ai 2000 euro dalla Ditta che aveva in appalto il servizio di nettezza urbana. Il Comune di Nettuno ha già versato, in surroga alla gestione commissariale (sottraendo le somme versta dalle fatture presentate all’Amministrazione) gli stipendi arretrati, compresa la tredicesima. Purtroppo i creditori della Ex Ipi sono davvero molti, dai fornitori al personale. Anche i dipendenti Ex Ipi assunti dal Commissario Morriconi, infatti, circa dieci persone, hanno presentato dei decreti ingiuntivi (per loro nessun versamento) e gli atti giudiziari hanno bloccato le somme. Alla fine del corteo di protesta andato in scena per le vie del centro di Nettuno, i sindacati della Fiadel e una rappresentanza degli ex lavoratori della IPI hanno incontrato in comune il subcommissario Gerardo Infantino. A lui sono state espresse tutte le difficoltà per i circa 80 lavoratori che devono ricevere ancora il pagamento degli oneri accessori dalla società che gestiva il servizio rifiuti a Nettuno prima della Tekneko. Le parti hanno aperto un dialogo collaborativo e il subcommissario ha assicurato che entro la fine del mese corrente verranno convocati per un confronto con il commissario Bruno Strati in cui verrà messo nero su bianco le modalità con cui il Comune di Nettuno potrà procedere. Resta in piedi, infatti, anche l’ipotesi dei pagamenti in surroga, già messa in atto per pagare gli stipendi arretrati il TFR dei lavoratori.
14/11/2018