Cervia sparì da Velletri il 12 settembre 1990. Inizialmente la sua scomparsa viene registrata come allontanamento volontario, ma due testimoni riferiscono di aver assistito al rapimento. La famiglia ipotizza da subito che il sequestro sia da ricondurre alle sue conoscenze tecniche e militari. Dopo segnalazioni e lettere giunte negli anni, nel 2000 la Procura generale presso la Corte d’appello di Roma archivia il fascicolo per l’impossibilità di individuare i colpevoli. Nel 2012 la famiglia fa causa al Governo, in sede civile, e lo scorso gennaio il ministero della Difesa viene condannato al risarcimento di un euro, la somma simbolica chiesta dalla moglie e dai due figli di Cervia, per “avere violato il loro diritto alla verità”.