Un’altra vittoria al cardiopalma per il San Giacomo Nettuno che sbanca il difficile campo del Cecchina con un 3-2 tanto importante quanto emozionante. “Dovrò ripetermi ma ho una squadra di ragazzi eccezionali, gente che non molla mai che è un gruppo vero fuori e dentro al campo e si esalta nei momenti più duri – eordisce un euforico mister Tinari – abbiamo avuto un ottimo approccio alla partita giocando un primo tempo al limite della perfezione. In trasferta, ad una squadra tecnica ed organizzata, abbiamo concesso praticamente le briciole trovando il vantaggio a metà primo tempo con una punizione del bomber Giallongo e raddoppiando nel recupero con un gran contropiede orchestrato da D’Avino e finalizzato da Alan. Tutto il bello del primo tempo si è spento dopo 20 secondi dalla ripresa. Il Cecchina ha trovato un gol anche fortuito perché dopo la respinta del nostro portiere sul rinvio del difensore la palla ha sbattuto sullo stinco dell’attaccante in corsa entrando in rete. Lì siamo andati un po’ in difficoltà, abbiamo accusato il colpo facendo fatica a costruire gioco e perdendo un po’ le misure in campo, loro giustamente ci hanno creduto ed a metà ripresa hanno trovato il pareggio. Il finale è stato abbastanza equilibrato, forse i nostri avversari si sono esposti di più spinti dall’adrenalina della rimonta, ma noi come spesso capita non abbiamo mollato, anzi al 60′ Giallongo ha recuperato una palla nella nostra metà campo ha ribaltato l’azione servendo l’accorrente D’Avino che da pochi passi ha siglato il 3-2 che ha fatto esplodere la panchina. Le emozioni non sono finite assolutamente lì perché nell’ultimo dei due minuti di recupero Lo Grasso si è reso protagonista di un intervento mostruoso che ha sigillato il risultato”. Un’altra vittoria sofferta, arrivata all’ultimo respiro com’è sempre stato nel DNA di questa squadra. “Lo fanno apposta – conclude Emiliano Tinari – vivere certe partite da fuori non è assolutamente facile, vorrei essere lì in campo a lottare con loro, ma forse lo fanno per non farmi annoiare. Siamo sempre stati una squadra così che si esalta nei match tirati, forse incapace di uccidere le partite ma capace di stare sempre sul pezzo, anche quando il 90% delle squadre andrebbe ko. Mi è piaciuto vedere i ragazzi non convocati per scelta tecnica o per infortunio essere lì fuori a sostenerci. Tutti, vecchi e nuovi, sono dediti alla causa, ho visto le facce giuste, chiunque richiamassi in panchina era arrabbiato, ma con quella grinta giusta che ti fa vincere le partite. Ora ci godiamo la classifica, è bello stare su ma non è assolutamente un chiodo fisso per noi. Venerdì avremo un’altra bella sfida in casa con il Playground, un avversario notevolmente migliorato rispetto l’anno scorso, ma tutto il girone è equilibrato. Non esistono partite facili e tutte le squadre hanno individualità ed organizzazione tali da metterti in difficoltà”.
11/11/2018