Sarà presentato a Sezze, presso la “Dolcineria” di Piazza IV Novembre, sabato 17 novembre alle 17 il libro di Salvatore Di Gigli “L’innocenza depredata” (edizionicroce di Roma). Oltre all’autore, interverranno Antonio Veneziani, Andrea Campoli e Anna Castrucci; letture di Laura Di Gigli. Condurrà l’incontro Claudia Demenica. In una piccola cittadina di provincia del centro Italia, una serie di assassini sconvolge prima il luogo e poi la regione e tutta la nazione. È la settimana di Natale e , invece, dell’esultanza e della gioia, serpeggia paura e terrore. Gli assassinati sono sacerdoti e la loro morte sembra un macabro rituale, una specie di perversa azione teatrale. Questi sacerdoti di mezza età si sono dati appuntamento nel loro vecchio seminario per un incontro tra lo spirituale e il mondano. Il sostituto procuratore Renata Villanova, una simpatica piccoletta, leggermente in carne, ma acutissima, insieme al suo assistente Ernesto Di Capua, di chiare origini napoletane, approfondendo le “mese in scena”, il Requiem K626 di Mozart, colonna sonora e uno dei fili di Arianna, il fiore della Datura Stramonium, scantonando ostacoli e ghermendo indizi, alla fine, risolvono il caso. Ma prima di incastrare l’assassino o gli assassini, dovranno lottare con giornaliste spregiudicate, operatori Tv senza scrupoli, doppie e triple vite, reticenze, apparizioni e scomparse, circondati da uno scandaloso voyeurismo. Il poeta Antonio Veneziani dice: “Il libro di Salvatore Di Gigli va via dalla prima all’ultima pagina tutto d’un fiato. Possiede suspense, ironia e una strana tenerezza verso le piccole cose”. E sempre a proposito di leggibilità lo scrittore Giulio Laurenti sostiene che “ha un ritmo incalzante e trascinante a volte arioso altre chiuso proprio come il Requiem K626 di Mozart”. Invece il giornalista e scrittore Roberto Campagna afferma: “In un libro del genere, gli intrecci, i rimandi e i raccordi devono funzionare. E nel “noir” di Salvatore Di Gigli funzionano perfettamente. L’autore descrive alcuni aspetti con una certa competenza e altri – si intuisce – li ha studiati. Colpisce il distacco con cui racconta e nello stesso tempo la passione nel raccontare”. Duro e crudo, ma a tratti poetico e avvincente, “L’innocenza depredata” è un libro da non iniziare la sera se il giorno dopo uno si deve alzare presto. Salvatore Di Gigli è uno scrittore di Sezze. Nel 2012 pubblica il suo primo romanzo “Testimoni oculari” e nel 2016 il thriller “Il Vangelo maledetto” ambientato in Medio Oriente, con cui ha vinto il premio “Scrittori con Gusto” dell’Accademia “Res Aulica” di Bologna.
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