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Replica alla società capofila Heart Life Croce amica. Noi del Si-C.e.l. sindacato fuori dagli schemi e giochi politici, siamo abituati al confronto diretto e non a mezzo stampa. In questa situazione siamo stati costretti a denunciare utilizzando la stampa poiché l’azienda elencata precedentemente, insieme al gruppo tutto, eludono le nostre richieste d’incontro per risolvere le problematiche dei lavoratori nostri iscritti e simpatizzanti. Noi siamo il sindacato non i sindacati, tuteliamo i lavoratori dove vanno tutelati e li riprendiamo dove vengono meno al proprio dovere.
Evitando di fare retorica in merito a cosa significa fare sindacato e non tessere, replichiamo a lorsignori su ogni singolo punto:
1) L’utente ha il diritto di sapere dove terminano i soldi che pagano mensilmente con le loro tasse. Tasse che gravano su ogni singola famiglia ma che ognuno è disposto a pagare al fine di ottenere un servizio efficiente, ciò che avviene non grazie a loro ma grazie alla professionalità e competenza di ogni singolo operatore impiegato, qualsiasi sia la sua mansione all’interno della squadra. Il servizio in questione viene svolto grazie a soldi pubblici e, cosa fondamentale, deve essere garantita la sicurezza negli ambienti di lavoro quindi la legge 81/08. Risulta in alcuni verbali stilati dal personale ASL di competenza la non agibilità di alcune postazioni senza acqua potabile, manto del piazzale discontinuo che può provocare lesioni alle articolazioni degli stessi operatori, nel momento della loro attivazione per il soccorso con cadute,distorsioni ed altro,servizi igienici carenti,spogliatoi inadeguati, maniglioni anti panico assenti, lavaggio delle divise che possono diventare veicoli d’infezioni,segnalazioni delle vie di fuga non presenti, Dvr (Documento Valutazione Rischi) e formazione del personale non solo con corsi riguardanti il servizio ma anche ciò che rientra nella 81/08 e parliamo sull’informativa di essa obbligatoria per legge, il corso NPS (Nozioni di Primo Soccorso), antincendio ed altro.
Quanto riportato sopra rientra tutto in una voce del capitolato d’appalto, non soggetto al ribasso. Quindi soldi pubblici che dovrebbero garantire lo stato di salute di chi è deputato al soccorso. Lo stato di salute viene riportato anche nella costituzione Italiana art. 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività”, in quanto diritto sociale del cittadino a pretendere una serie di interventi a difesa del suo bene-salute.
A suo tempo ci siamo visti costretti a rivolgerci a chi di competenza al fine di risolvere tutto ciò con una segnalazione scritta, poiché tale situazione perdurava da anni pur avendo a disposizione soldi pubblici che come finalità erano deputati a tutto quello sopra elencato e – chi più chi meno e chi completamente fuori regola – si è trovato costretto a regolarizzarsi nei tempi e nei modi richiesti da chi aveva effettuato i controlli e non come affermano dettati dal buon cuore di…
2) Utilizzo improprio del personale? Bene qui c’è molto da discutere.
Parliamo del cambio del CCNL (il Contratto collettivo nazionale di lavoro, ndr), punto fondamentale di molte controversie presso il Tribunale del lavoro di Latina e che ci porta ad arrivare all’uso improprio del personale. Nel 2013 le aziende posero per iscritto dei quesiti alla regione Lazio inerenti al tipo di CCNL applicare (come se non fosse chiaro sul capitolato di gara). Si videro rispondere la prima volta, sì proprio la prima volta perché ne seguirono altre: “il contratto che deve essere applicato è: sanità privata AIOP case di cura private”, che peraltro avevano in essere. Non contenti ripresentarono i quesiti nel 2014 e si videro rispondere: sanità privata. Nel 2015 riformularono nuovamente il quesito. Sempre la stessa risposta: sanità privata o quello che si usa nel settore. Dopo L’aggiudicazione quindi il primo dicembre del 2015 con CGIL, CISL e UIL scelsero di applicare il contratto di lavoro ANPAS pubbliche assistenze utilizzato dalle misericordie e varie realtà che svolgono volontariato.
Tale cambiamento di contratto portò una variazione di stipendio in negativo abbassando la paga oraria ed aumentando le ore di lavoro, con conseguente causa di debito orario non indifferente. L’azienda deve garantire al lavoratore le ore lavorate mensili, che si ottengono con calcoli matematici elementari quindi non danno scampo a sotterfugi. Eccoci qui all’uso improprio del personale che per recuperare ore in negativo non causate da loro, ma da una mancanza dell’azienda si vedono costretti a recuperarle con servizio di emergenza estiva “postazioni sul lungomare senza postazioni idonee sotto il sole senza servizi igienici”. Costo dell’azienda in questi casi? Carburante, assicurazione del mezzo ed usura dello stesso già acquistato a suo tempo. Costo del personale? O mi devi recuperare le ore in negativo oppure ti pago, sì, ma secondo l’accordo siglato con CGIL, CISL e UIL: cioè al ribasso. Se invece non recuperi entro la data stabilita, ti verranno decurtate dallo stipendio le ore mancanti (cioè quelle in cui non hai lavorato) o ti verranno scalate le ore di permesso retribuito che dovevano essere pagate a giugno ma ad oggi ancora no, forse in attesa che i lavoratori azzerino il loro debito orario impropriamente addebitato. Le aziende appaltatrici convenzionate usano la stessa metodologia utilizzando i lavoratori e le ambulanze per concerti e partite di calcio.Chi gestisce i turni e le risorse umane aziendali dovrebbe essere deputato a garantire le ore lavorate ad ogni singolo operatore non a causargli il debito orario.C come è noto conoscono bene l’art. 48 del Ccnl ANPAS, peccato che lo usino leggermente male, come spiegato prima.
3) CCNL, questo sconosciuto per alcuni. Si fa riferimento a sentenze già emesse ma non si parla da quale contratto di lavoro si parte prima per arrivare poi a quello ANPAS. Facciamo finta che non è peggiorativo, ma migliorativo per i lavoratori: come mai i lavoratori si ritrovano buste paga con una media di 200/250 euro circa in meno rispetto al contratto di lavoro AIOP case di cura private? Fatta la domanda, svelato l’arcano: sono passati da 156 ore mensili a 164 ore. Cioè lavori di più, ti pago meno. Prima le ore lavorative settimanali erano 36 , ora sono 38.
Dov’è il miglioramento per il lavoratore? Un miglioramento esiste, ma non per lui. Le ferie si calcolano sui giorni lavorati di 12 ore a turno, non settimanali dal lunedì al sabato come in tutte le aziende. Con i 3 giorni di riposo non contemplati nelle ferie si crea debito orario (non causato dal lavoratore) che secondo i datori di lavoro va recuperato. Secondo loro, dato che si trova già in essere un altro contenzioso anche per questo presso il Tribunale del lavoro di Latina. La vestizione (di 10 minuti) questo regalo fatto da CGIL, CISL, UIL e RTI (il raggruppamento di imprese che gestisce l’appalto della Regione Lazio per le ambulanze private, ndr) non è altro che una sentenza di Cassazione riguardante il cambio d’abito già adottato in molte altre aziende ed ospedali. Prima il contratto prevedeva un premio presenza di 450 euro se non si faceva mutua e tale premio scendeva gradualmente dopo i primi 7 giorni nell’arco dell’anno. Oggi i lavoratori hanno un premio pari a 120 euro. Le aziende con i sindacati firmatari di tale cambio contrattuale hanno pensato bene di erogare un assegno non riassorbibile pari a 35 euro mensili per 12 mensilità. Oltretutto parliamo di un contratto AIOP non rinnovato dal 2006 ad oggi ed un contratto ANPAS ultimo rinnovo nel momento del cambio del 2012. Quindi costo caro vita e inflazione con ben 6 anni di differenza uno dall’altro e già si evince la discrepanza stipendiale. Figuriamoci nel momento del rinnovo del contratto nazionale di lavoro AIOP che differenza ulteriore verrà fuori. Non siamo all’interno dei fumetti di Paperino dove Paperon de’ Paperoni asseriva che per riempire il forziere bisogna risparmiare il centesimo di dollaro. Qualcuno però ha pensato bene di togliere un euro a buono pasto, che moltiplicato per i turni mensili si arriva a 13/14 euro al mese per 12 mesi: sono 156/168 euro annui. Moltiplicateli per ogni azienda: ecco un peggioramento per il lavoratore. Portiamo tale esempio per far capire soprattutto a chi ha firmato tale passaggio (CGIL, CISL e UIL) che non sono i 35 euro che compensano, ma una moltitudine di centesimi tolti che fanno la differenza di stipendio. Come sancisce la Costituzione Italiana all’articolo 36, il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionale alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
4) Autorizzazioni NCC delle ambulanze (noleggio con conducente tipo taxi), sembra che ci si appelli a circolari non attinenti alla tipologia di servizio svolto. In ogni caso sul punto non esistono deroghe al Codice della Strada in vigore, né a sentenze e né a decreti regionali ma…
5) Libera professione? Infermieri che percepiscono 10 euro l’ora lordi a partita Iva e Medici che prendono 17 euro l’ora lordi a partita Iva: togli le tasse e la previdenza complementare, scendiamo di molto. Senza aggiungere il costo d’iscrizione all’albo professionale e l’assicurazione di responsabilità verso terzi.
6) Non risulta vero che non eravamo presenti al cambio di contratto collettivo nazionale. Anzi, per la precisione uno di noi c’era. Ma poiché era contrario al cambio che considerava e considera peggiorativo, è stato invitato dai consulenti della capofila Heart Life Croce Amica ad allontanarsi dalla stanza dell’Ufficio provinciale del lavoro di competenza come persona non gradita (dopo che aveva chiesto semplicemente e come era suo diritto: “se il contratto AIOP non è peggiorativo e non vi porta alcun guadagno, perché cambiarlo?”).P Il tutto fu avvolto dal mutismo gelido di sindacalisti presenti appartenenti a CGIL,CISL e UIL indifferenti ad un simile comportamento aziendale che elude i principi fondamentali di una tutela a cui ogni lavoratore ha diritto. Pur essendo quei sindacalisti firmatari a quel tempo del contratto AIOP.
Noi del Si-cel al fine di una trasparenza nei confronti dell’opinione pubblica siamo disponibili al confronto diretto con le aziende in questione, poiché abbiamo solo l’interesse di tutelare i lavoratori tutti, e capire dove terminano i soldi pubblici provenienti dalle nostre tasse utilizzati per un servizio così importante per la collettività.
Il Segretario Confederale Nazionale Sanità – Dott. Andrea Paliani
Il Segretario Provinciale Latina – Cristian Rapone