Lo segnala al giornale Il Caffè l’amministratore dell’Antares Corporation ing. Augusto D’Orazio, che ha sede in quell’area, facendo riferimento ad un nostro articolo su questo problema.
Di seguito la lettera dell’ing. D’Orazio.
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Spett.le Redazione de Il Caffè
sono l’Amministratore della Antares, azienda presente nel consorzio di Cancelliera dal 2011.
Ho letto il vostro articolo sui rifiuti di Via Cancelliera e vorrei intervenire in merito oltre che sulla questione AMA. Questi rifiuti risultano abbandonati, ed in costante aumento, da svariati anni: allego una foto del 24 ottobre 2018 ed una foto di febbraio 2016… come vedrete e vede chiunque passa tutti i giorni come me su questa strada la situazione è in continuo peggioramento (aggravato ora dallo spargimento dei rifiuti lungo la strada dopo il maltempo).
Ci siamo informati presso il punto di raccolta del comune di Ariccia a via di Cancelliera e ci è stato riferito che la pulizia del tratto di strada adiacente al consorzio è di competenza del comune di Roma e di AMA. Abbiamo pertanto segnalato la presenza di questi rifiuti abbandonati al numero verde di AMA, svariate volte anche alla mail dedicata di AMA ([email protected] 2 volte nel 2018, e nel 2016 altre 2 volte), ed il risultato è stato il silenzio o che non è di competenza AMA la pulizia di questo tratto.
Quando, qualche anno fa, il consorzio di Cancelliera ha provveduto a proprie spese (quindi delle aziende in esso presenti) alla raccolta di questi rifiuti, sono intervenuti i vigili di Roma Capitale diffidando il consorzio dall’intervenire. Ma allora di chi è competenza la pulizia di questo tratto stradale ?
Sono stati fatti diversi convegni nel corso di questi anni, l’ultimo poco tempo fa l’11 giugno 2018 presso la ABB (allego l’invito che ho ricevuto) al quale sicuramente avete partecipato come giornale locale, un altro il 1 dicembre 2016 per la “RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA INDUSTRIALE” (con Unindustria, ex sindaco ed ex assessore di Pomezia Fucci e Sbizzera, sindaca di Roma Raggi, ndr). Come possiamo constatare purtroppo alle parole non sono mai seguiti i fatti per risolvere il degrado della zona, se non un inutile ricerca sul traffico della zona… La nostra sensazione è che ci siano diversi enti territoriali che si rimbalzano le competenze e nessun attore di regia, ma a farne le spese sono tutte le aziende ed i lavoratori della zona.
Potete immaginare come il degrado della zona di Cancelliera-Santa Palomba costituisca un grave danno di immagine per tutte le aziende della zona ed in particolare per la nostra azienda che lavora a stretto contatto con prestigiosi marchi automobilistici. Cosa può pensare un cliente che passa a fianco dei rifiuti di via Cancelliera ? O che guida cercando di evitare le enormi voragini delle strade locali? O a fianco delle prostitute sulla via ardeatina che a loro volta lasciano rifiuti abbandonati per accendere i fuochi notturni? Addirittura mi è capitato di vedere, presso il capolinea dell’autobus nei pressi della rotonda di Cancelliera/Ardeatina, ed in pieno traffico pendolare delle 18 (!!), un furgonato che si è fermato ed ha scaricato vecchi infissi di legno per i falò delle prostitute. Assenza di controlli (come ad esempio le telecamere promesse sulla Ardeatina e che aspettiamo dal 2016 ? pochi pattugliamenti delle forze dell’ordine ?) ed assenza di manutenzione/pulizia delle strade.
A tutto questo si unisce un altro grave problema per molte aziende del consorzio di cancelliera: il mancato servizio di rifiuti porta a porta da parte di AMA. La nostra azienda dal 2012 e fino a settembre 2018 non ha mai ricevuto i cassonetti per la raccolta differenziata, non ha quindi usufruito di nessun servizio di raccolta da parte di AMA, e ci ha costretto a far svolgere il servizio di raccolta a ditte private specializzate. Per contro l’AMA ci ha inviato con sorprendente puntualità i tributi da versare ogni sei mesi. Tributi che ogni volta abbiamo impugnato in commissione tributaria, arrivando a vincere pienamente in primo grado. Nonostante questo esito e nonostante le ripetute richieste ad AMA, i tributi ci continuano ad arrivare senza nessuna correzione.
Il degrado insieme ad altre grandi problematiche della zona industriale stanno spingendo la nostra e sicuramente anche altre aziende a valutare un trasferimento altrove. La sensazione sempre più forte è di trovarci nella “terra di nessuno”…