E’ senza ombra di dubbio il punto più alto (almeno fino a questo momento) toccato nella sua carriera: la Fighter neroniana Piera Nasso si è laureata Vice Campionessa Europea (categoria Low Kick – 60Kg) ai recenti Campionati di Kick Boxing andati in scena a Bratislava in Slovacchia dal 13 al 21 Ottobre scorsi. Un cammino strepitoso il suo che ha fatto innamorare una Nazione intera, una marcia trionfale interrotta solamente ad un passo dall’oro, quando la tigre di Anzio dopo aver impallinato l’Ucraina Demchenko e la Francese Jeronime Moser è andata a sbattere contro la fortissima combattente turca Kirvac Gidem, vendendo comunque molto cara la pelle. Dopo il titolo italiano conquistato nel Maggio scorso quindi, un’altra perla va ad impreziosire il Palmares di questa trentaquattrenne tutto cuore, grinta e tecnica, il cui nome adesso incute rispetto e timore anche fuori dai confini nazionali. “Sono contentissima, è stata un’emozione immensa che non riesco quasi ad esprimere a parole – ha confidato al Caffè – già lo scorso anno nonostante non riuscii a salire neppure sul podio gli Europei mi lasciarono una sensazione incredibile addosso, puoi immaginare quest’anno che ho conquistato addirittura l’argento”. “Ho dato tutta me stessa onorando la maglia azzurra e non ho davvero nessun rimpianto dopo questo Europeo – ha proseguito Piera Nasso – ho perso in finale è vero ma davanti avevo un’avversaria davvero fortissima, una per intenderci che quando io iniziavo a tirare i primi calci era già impegnata in competizioni internazionali”. E’ stata Kirvac Gidem infatti ad alzare al cielo il titolo Europeo, ma la Nasso le ha reso la vita davvero difficile. “E’ vero – ha spiegato – nonostante il grande valore della mia avversaria sono riuscita comunque a rendere molto equilibrato il combattimento. E’stata una finale degna di un Campionato Europeo, lei era molto “dura” di braccia, nel senso che ogni colpo che portava si sentiva tutto ed io ho avuto il merito di non farla esprimere come avrebbe potuto ma allo stesso tempo il demerito di non riuscire a piazzare qualche colpo in più per potermi portare a casa l’oro. Detto questo, ammetto comunque che la sua sia stata una vittoria meritata. Questo è sicuramente il momento più esaltante della mia carriera ma devo prenderlo non come un punto di arrivo ma come uno sprone per arrivare ancora più in alto, non voglio pormi limiti ed amo pensare che tutto sia possibile e non esistano montagne che non si possano scalare”. La Nasso è carica non può non ringraziare chi ha contribuito a farla arrivare a questo punto: “il mio allenatore di sempre Pino Ferrazzano – ha concluso – che è colui con il quale tutto è partito, poi il mio attuale coach Alessandro Topa che è venuto fino a Bratislava per aiutarmi e logicamente i direttori tecnici della Nazionale Biagio Tralli e Raffaele Cipriani che con il loro perfetto angolo hanno rappresentato un vero e proprio valore aggiunto”.
24/10/2018