“Siamo contenti di quanto fatto dall’amministrazione comunale che ha mantenuto l’impegno preso a luglio dall’assessore allo sport Alessio Sartori per ripristinare l’illuminazione nel campo della 167 – dice Filippo La Calamita, dirigente della Società Sportiva Alessandro Danese che, insieme all’Aurora Vodice, utilizza in pianta stabile la struttura di Sabaudia.
Il campetto era finito in una bagarre politica nel 2016 quando, l’allora caposettore comunale Daniela Carfagna, chiese alla ditta M.I. Impianti di valutare le condizioni generali dell’impianto di illuminazione che risultò fatiscente e non a norma. Da allora il campo fu praticamente interdetto fino allo smontaggio dei fari per poi essere utilizzato solamente durante le ore diurne. Una situazione fortemente limitante che ha congestionato l’utilizzo del campo centrale di Sabaudia, costringendo a volte le società sportive della cittadina a “emigrare” in periferia, trovando accoglienza presso le strutture dei Borghi.
A ottobre finalmente la svolta che, se da una parte consente ai ragazzi (oltre un centinaio tra le due società) di utilizzare l’area per gli allenamenti, presenta limitazioni per ciò che riguarda l’attività agonistica. “La situazione è sicuramente migliorabile, ovviamente a fronte di una spesa maggiore (i dettagli economici chiesti all’entourage del Sindaco non sono pervenuti – n.d.r.)” spiega La Calamita. “Attualmente non siamo in regola con quello che prevede la normativa FICG per lo svolgimento di gare agonistiche o tornei in notturna. Per questo, inevitabilmente dovremo riversarci sul campo centrale. L’impianto così come è strutturato, ricalcando quello già esistente nel posizionamento dei pali di sostegno, genera dei coni d’ombra altamente impattanti sulla visibilità. L’auspicio – conclude La Calamita – è che si possa fare anche dell’altro, installando oltre ai lampioni regolamentari anche delle strutture accessorie, come ad esempio una tribuna per gli spettatori, per rendere completamente fruibile l’area”.
S.T.