«Il dirigente, nel rammaricarsi per le cause imprevedibili che hanno determinato il rallentamento dei lavori (interferenze con sotto servizi non censiti, ritrovamento di rifiuti nei terreni oggetto di escavo, individuazione di ordigni bellici), mi ha assicurato circa la predisposizione di una viabilità alternativa, per la quale sarebbe prevista entro il mese corrente il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, necessaria per l’esecuzione dei lavori in un quadro di legalità», spiega Trano.
Per quanto riguarda invece l’appalto vero e proprio, il cui termine era indicato a settembre 2017, il nuovo cronoprogramma sposta la consegna dell’opera alla fine del 2019.
«Dopo il sopralluogo compiuto a fine agosto con gli attivisti del M5S di Aprilia – insiste Trano – sono stato contattato da molti abitanti preoccupati per la situazione di un quartiere che nonostante tutto in questi anni ha provato a rialzare la testa. Ci auguriamo che alle parole seguano i fatti, perché i loro sforzi non vengano vanificati. Va nella giusta direzione il ripristino delle recinzioni per frenare l’attraversamento dei binari e l’istituzione di una navetta per i pendolari. L’obiettivo rimane comunque quello di cancellare all’origine i giri in macchina chilometrici per tornare a casa».
«Come Meetup stiamo seguendo la vicenda – aggiunge l’attivista M5S Ilenia Borace –. Chiediamo ora al Comune di fare chiarezza, perché sulle modalità mediante le quali sorgerà la nuova strada non rimangano ombre. Per questo, usando tutte le prerogative di cui dispone la nostra forza extraconsiliare, monitoreremo gli atti amministrativi, affinché siano rispettati i canoni della legalità».