A Genzano, la chiusura di tutte le strade adiacenti al luogo dell’esplosione di sabato notte sta creando grossi disagi ai residenti e alle numerose attività nel cuore del centro storico genzanese. Chiuse su disposizione del magistrato iquirente via Battisti, via Nazario Sauro, via Ronconi, via Moscati, piazza Buttaroni. “Questa mattina volevo recarmi a fare la spessa presso alcune attività di via Italo Belardi e via Cesare Battisti – dice la signora Maria Cristina B. – ma è stato impossibile accedere alla zona del centro storico, divieti, transenne e vigili urbani ovunque che impedivano l’accesso, sembrava di stare in una zona rossa colpita da calamità naturale o dalla guerra. Ci ho rinunciato e sono andata altrove. Possibile che se il crollo avviene in una abitazione di un determinato numero civico, viene chiuso tutto il centro storico e tutte le via limitrofe?”. Una residente di piazza Buttaroni, la signora Anna C. ha detto: “All’improvviso tutti gli edifici della zona sono diventati pericolanti dopo lo scoppio di sabato notte? E quanti giorni ci vorranno per farci sapere quando e se potremmo rientrare nelle nostre case? Che tragedia per i due poveri feriti, ma anche per noi circa 35 famiglie della zona, che da un giorno ad un altro ci siamo ritrovati senza una casa, lontani dai nostri affetti e della nostre cose più care”. Il Comune di Genzano “sta seguendo e monitorando l’evolversi degli accadimenti della palazzina di piazza Buttaroni – si legge in un comunicato -. L’assessore con delega ai Servizi sociali, Shqiponja Dosti, si sta occupando di garantire adeguata sistemazione alle 18 – 20 famiglie che ne hanno fatto richiesta: abbiamo messo in piedi una perfetta sinergia con le associazioni presenti sul territorio. 34 persone hanno trovato ospitalità presso le strutture ricettive e di ospitalità religiosa locali, altre 6 hanno preferito appoggiarsi da familiari o amici. Ci stiamo impegnando per garantire a tutti loro i pasti giornalieri, adeguato vestiario e l’acquisto di farmaci laddove ce ne sia bisogno”.
In realtà da un calcolo stimato sul posto, le famiglie e le case evacuate e poste sotto sequestro, in piazza Buttaroni, via Nazario Sauro e Via Ronconi, oltre alla palazzina dello scoppio e quella accanto, risultano essere oltre 30, più 4 attività commerciali, forse alcune non sono censite all’anagrafe comunale, quindi le persone interessate all’evacuazione, tra quelli che hanno trovato una sistemazione da soli e quelle che hanno chiesto aiuto al comune, sono un centinaio. Grande lavoro per la polizia locale, che ha parlato con tutte le famiglie evacuate, con i proprietari delle case e sta presidiando l’area dalle 8 alle 20. Nelle ore notturne la zona è presidiata da polizia e carabinieri.
Intanto migliorano le condizioni della signora S.F., la 41enne ferita nell’esplosione, ricoverata all’ospedale di Albano, mentre rimangono in prognosi riservata al Sant’Eugenio di Roma quelle di Alessandro Abbatini, il 47enne proprietario di casa, salvato da due gestori delle trattorie vicine, Vincenzo Chiari e Marco Mancini, che sentendo le sue urla, dopo aver sfondato i vetri (con degli estintori) della porta del negozio dove era crollato, lo hanno soccorso e affidato alle cure dei sanitari del 118 in attesa che arrivassero i pompieri. In terra ancora i segni del terribile scoppio, persiane, tende, detriti, macerie e i vestiti inceneriti e le scarpe bruciate del povero Alessandro. Intanto prende sempre più piede l’ipotesi dello scoppio mentre l’uomo era intento a cambiare una bombola del gpl finita, che forse perdeva, mentre era acceso il camino. Tutte le case sono state posto sotto sequestro giudiziario e sigillate, in attesa dei riscontri investigativi da parte della polizia di stato di Genzano.