Stamattina in Comune a Cisterna, su invito del Sindaco Mauro Carturan, hanno partecipato rappresentanti pontini dei Comuni, della Provincia, della regione e del Governo nazionale, oltre alle sigle sindacali.
Unanime la constatazione dello stato di difficoltà in cui versano l’economia e lo sviluppo del territorio pontino a causa della carenza di adeguate infrastrutture viarie che isolano – taluni hanno parlato di ghettizzazione – la seconda provincia del Lazio dal resto d’Italia. L’unico sistema di collegamento con Roma, la Pontina, è del tutto inadeguata per mole di traffico e sicurezza vantando il triste primato di essere una delle strade più pericolose d’Italia e priva di corsia d’emergenza.
Carturan ha affermato che anche l’ambiente ne gioverebbe con mezzi pesanti che anziché circolare per quasi un’ora lungo strette e tortuose strade collinari, come la Cori – Giulianello – Artena, in un solo quarto d’ora potrebbero immettersi sull’A1, a vantaggio della sicurezza degli automobilisti e degli scarichi di fumo.
Il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon (Lega) ha rimarcato come la provincia ha bisogno di infrastrutture e come ci sia in questo intesa con il Presidente Zingaretti. Dunque la questione è di stabilire politicamente e istituzionalmente la direzione da prendere per una soluzione rapida ed efficace, assicurando che il Governo farà la sua parte.
È stato il deputato Trano ad introdurre l’opposizione al progetto del gruppo dei 5 Stelle: la priorità è mettere in sicurezza la Pontina e il resto dei fondi stanziati per la Roma-Latina e la bretella invece andrebbero dirottati per sistemi di trasporto alternativi come la metro leggera. Oltre ai pentastellati, contrari alla realizzazione dell’opera anche il Comitato No Autostrada No Bretella.
Su questo è intervenuto il consigliere regionale Simeone che ha evidenziato come all’interno del governo nazionale ci sia una contraddizione ideologica tra Lega e 5 Stelle e ciò costituirà il nodo cruciale sulla sorte dell’opera, mentre la messa in sicurezza di una strada come la Pontina sia un atto dovuto.
Secondo il Presidente dell’associazione costruttori edili di Latina ogni migliaio di euro investito ne produce otto volte di più sul territorio, offre 40mila posti di lavoro di cui 12mila direttamente interessati dalla realizzazione dell’infrastruttura.