Incredibile colpo di scena durante le commissioni per le elezioni dei presidenti. Incredibilmente (ma c’è chi giura che era un copione già scritto) l’esponente del Pd Vincenzo Giovannini è stato eletto presidente della commissione Ambiente. Degli otto componenti della maggioranza, solo sei l’hanno votato, mentre i due consiglieri della lista Terra si sono astenuti.
Ma la vera sorpresa è arrivata con l’elezione del presidente della commissione trasparenza. Ad essere eletto è stato Giorgio Giusfredi anche coi voti della Lega, che di fatto ha scaricato il suo ex candidato Sindaco Domenico Vulcano.
È la stessa lega a spiegare i motivi di questa decisione: “L’elezione di Giorgio Giusfredi alla presidenza della commissione trasparenza, una commissione storicamente ad appannaggio dell’opposizione, garantisce a nostro avviso la scelta di un nome nel segno della discontinuità rispetto al passato, requisito per taluni indispensabile e garantisce al tempo stesso una giusta rotazione, affidando al centrosinistra una commissione che per dieci anni è stata diretta dal centrodestra. Il direttivo della Lega di Aprilia ritiene inoltre che il nome di Giorgio Giusfredi, eletto con tre voti garantiti dall’opposizione e solo uno dalla maggioranza, possa rappresentare meglio di Vulcano l’espressione delle minoranze, che nel nome dell’ex preside hanno intravisto la possibilità di garantire una libertà di iniziativa che in caso contrario non ci sarebbe stata”.
E ancora: “L’intromissione della maggioranza nel tentativo di affidare a Domenico Vulcano la Trasparenza si è palesata con il voto favorevole di due esponenti delle liste più spostate a destra in seno alla coalizione civica, Marco Moroni e Angelo Zanlucchi: una scelta, quella di Vulcano che avrebbe reso zoppi dalla nascita i lavori di una commissione nata allo scopo di verificare e indagare sul rispetto delle corrette procedure negli atti amministrativi, della legalità e della trasparenza. La nomina di Vulcano, che in questi mesi pare aver dimenticato quale ruolo gli elettori gli hanno assegnato affidandogli uno scranno all’opposizione e votato grazie ai voti della maggioranza, avrebbe messo il bavaglio all’opposizione, non più libera di esprimere la propria opinione.
Al contrario, siamo certi che Giusfredi, libero da queste logiche e da scomodi legami con la maggioranza, possa garantire il libero ed equo svolgimento dei lavori, interpretando al meglio, al di là delle divisioni di carattere ideologico, l’opposizione”.