Una svolta decisiva nelle indagini sull’omicidio di Mourad Bouazzi, avvenuto ieri sera a Marina di Ardea, è arrivata questa notte nel lungo interrogatorio a un altro marocchino classe 1990, in Italia con permesso di soggiorno per richiesta di asilo politico, che si è presentato spontaneamente in caserma poche ore dopo il delitto. Secondo quanto emerge il 28enne, che è finito in carcere con l’accusa di omicidio, di fronte al magistrato avrebbe sostenuto di avere accoltellato la vittima ma di averlo fatto per difendersi. Circostanza che ora è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Anzio, che stanno valutando altri elementi emersi in queste ore per verificare quanto realmente accaduto.
Sul dorso della vittima è stata rinvenuta anche un’altra ferita da arma da taglio oltre a quella all’addome. Sarà l’autopsia sul corpo di Bouazzi a fare luce sui fatti, mentre l’unico indagato resta il marocchino, un senza fissa dimora che vive nella zona di Tor San Lorenzo ed era già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti. Non sarebbe confermata, invece, l’ipotesi che alla base dell’omicidio ci siano questioni di droga: più probabile una lite maturata in pochissimi minuti per pochi spiccioli e qualche sigaretta e che sarebbe poi degenerata nel sangue.
Sul dorso della vittima è stata rinvenuta anche un’altra ferita da arma da taglio oltre a quella all’addome. Sarà l’autopsia sul corpo di Bouazzi a fare luce sui fatti, mentre l’unico indagato resta il marocchino, un senza fissa dimora che vive nella zona di Tor San Lorenzo ed era già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti. Non sarebbe confermata, invece, l’ipotesi che alla base dell’omicidio ci siano questioni di droga: più probabile una lite maturata in pochissimi minuti per pochi spiccioli e qualche sigaretta e che sarebbe poi degenerata nel sangue.
18/09/2018