Lo ribadisce in una nota il Comitato Class Action Acqualatina, mettendo in guardia da qualche furbetto che chiede ulteriori cifre per l’assistenza all’adesione all’azione legale collettiva per chiedere il rimborso delle “partite pregresse”, voci caricate in bolletta dal gestore per coprire ammanchi di bilancio.
«L’avvertenza si è resa necessaria – spiegano gli avvocati del Comitato – a seguito di diverse segnalazioni, avvenute in questi giorni, nelle quali diversi utenti comunicavano che alcuni fantomatici delegati avrebbero richiesto somme ulteriori rispetto ai 15 euro previsti per l’adesione alla class action».
«Il contributo richiesto per le spese vive per l’adesione alla Class Action – lo ripetiamo, insistono i legali del Comitato – è esclusivamente pari a 15 euro e non ci sono ulteriori costi aggiuntivi».
Il Comitato Class Action Acqualatina, perciò, avverte: «Qualunque costo supplementare venga richiesto agli utenti deve esserci immediatamente segnalato;
I delegati, presenti nei vari comuni, a raccogliere le adesioni e le spese sono esclusivamente quelli autorizzati dal Comitato muniti di blocchetti per le ricevute vidimate e, a richiesta, dovranno esibire la delega conferita.
Si ribadisce, inoltre, che gli unici soggetti autorizzati a depositare, presso la competente Cancelleria del Tribunale di Roma, le adesioni alla Class Action contro Acqualatina S.p.A. sono gli Avvocati che compongono il Comitato il quale, nel deprecare e condannare fermamente tali condotte, si riserva di agire in ogni sede, civile e penale, nei confronti degli autori delle stesse».