Con l’inizio della preparazione presso il Palalavinium di Pomezia, si è alzato ufficialmente il sipario sulla nuova stagione della Mirafin. Una stagione che (indipendentemente da come andrà a finire) rappresenta senza ombra di dubbio uno spartiacque importante nella storia di questa società che partendo da zero e potendo contare soltanto sulle proprie forze, sulla passione e sulle capacità di una famiglia che ha saputo programmare con una lungimiranza da fare invidia, è riuscita pian piano a riportare il Futsal che conta a Pomezia. Grandi meriti vanno a tutti coloro che quotidianamente si impegnano per fare sempre più grande la Mirafin ma, non ce ne voglia nessuno, il merito più grande va al presidente Raffaele Mirra, il papà di questa splendida creatura, un patron “visionario” che ha saputo (appunto) guardare sempre oltre senza però perdere mai di vista quello stile e quell’eleganza che adesso rappresentano il leitmotiv di tutto l’ambiente Mirafin: chapeau.
Raffaele Mirra – “E’ un orgoglio riportare dopo tanti anni la città di Pomezia sul palcoscenico della Serie A – queste le parole proprio di Raffaele Mirra – una gioia poterlo fare con i miei collaboratori di sempre, con mio figlio Armando, con Mister Salustri, condottiero di una cavalcata vincente che qualche anno fa sembrava impensabile”. Successivamente, il presidente ha manifestato grande soddisfazione per essere riuscito a confermare tutto lo staff dirigenziale, i tecnici che cureranno la prima squadra, nonché l’asse portante di quei giocatori che hanno ottenuto sul campo la promozione in A2.Stefano Rocchi continuerà ad essere il responsabile dell’Organizzazione coadiuvato da Pietro Mazzaroppi, Paolo Petruzzi curerà il marketing e la Comunicazione di concerto con Pietro Scannella e Federica Rammacca, Roberto Kalb confermato nel ruolo di team manager, mentre la new entry è rappresentata dal DS Maurizio Bianchi, oramai a proprio agio nella famiglia Mirafin. Per quanto attiene il settore tecnico, la grande novità è rappresentata da Armando Mirra che rivestirà per la prima volta il ruolo di “coach assistant”, mentre Andrea Giambelluca ed Andrea Santarelli cureranno rispettivamente preparazione atletica e preparazione dei portieri.
La Rosa – Tra i ragazzi che difenderanno i colori rossoblu molti visi conosciuti: Graziano Gioia sarà ancora l’ultimo baluardo a difesa della porta dove troveremo il paratutto Federico Mazzuca nonché Roberto Benasciuti e Simone Martinelli divenuti oramai delle certezze. Non poteva mancare il super bomber capitan Marcelo Moreira che avrà anche il compito di far crescere i “ragazzini” terribili made in Mirafin, tra i più assidui in prima squadra ci saranno Davide Mazzaroppi, Andrea Morale e Simone Imondi. Nel ruolo di universale continueranno a prestare la loro opera due grandissimi della scorsa stagione: Rodrigo Emer e Dariush Djelveh. Qualche rinforzo per ben figurare in A2 ci voleva e quindi qualche volto nuovo: Kevin Rengifo ala/pivot proveniente da una stagione trionfale in Colombia, Paolo Pinto universale portoghese giramondo prelevato dalla Romania, Matteo Piccirilli giovane talento cresciuto in quel di Ferentino con una stagione tra le fila dell’Acqua&Sapone top team della massima serie, German Porrazzo argentino alle prime esperienze di futsal ma con un bagaglio tecnico di primissimo livello.
Mister Maurizio Salustri – Questi i colpi in più a disposizione di Mister Salustri che immediatamente ha chiarito alcuni concetti chiave: “non esistono squadre che ottengono risultati senza la fatica ed il sudore del lavoro quotidiano, ed è questo che vi chiederò, tutti i giorni e soprattutto il sabato. In A2 troveremo tutte squadre preparate, fisicamente e tatticamente, più o meno del nostro livello, sarà la testa, la concentrazione, la determinazione a fare la differenza, quel quid in più che ci consentirà di arrivare prima su un pallone, di chiudere una diagonale anche quando le gambe non rispondo più, di ottenere una vittoria anche quando sembrava impossibile. Giocare una grande stagione è nelle nostre mani, dipenderà solo da noi ed abbiamo il dovere di dare il massimo sempre, tutti, cominciando da me”.