«Non c’è nessuna giustificazione per quei ragazzi che con questo ignobile gesto hanno attentato alla vita di un giovane padre di famiglia – spiega Mani Ndongbou Bertrand H. presidente Camrol –. Siamo coscienti che questo vile gesto deve essere attribuito alle responsabilità di singoli individui e non può pertanto ricadere sulla collettività intera; non vogliamo additare la cittadinanza di Aprilia e d’Italia di razzismo ma non possiamo negare che dietro il proliferarsi di simili vicende di cronaca ci sia un “mandante politico”».
E ancora: «Questi oramai quotidiani episodi d’intolleranza dimostrano quanto sia diventato pericoloso essere nero in Italia. Chiediamo tuttavia di non cadere nell’odio ma di credere che sia ancora possibile creare una comunità di donne e uomini dove tutti possono trovare il proprio posto e la propria dimensione per rendere migliore il nostro Paese».