Un tratto della via Ardeatina, nei confini del Comune di Anzio, (qualche decina di metri dopo la Riserva di Tor Caldara) appena rimesso a nuovo, è letteralmente ‘saltato’ a causa del maltempo. L’acqua piovana anziché defluire nel tombino, chiuso in malo modo durante i lavori, si è infiltrata sotto il manto stradale ed ha sollevato l’asfalto creando una situazione di grande pericolo per la circolazione viaria. La pioggia intensa, infatti, ha allagato la strada e, dopo aver creato il pericolo, lo ha nascosto alla vista dei pesanti. I cittadini che ci sono passati, hanno subito chiamato il 112 e chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Inevitabili i commenti feroci dei cittadini su un lavoro pessimo costato chissà quanti soldi pubblici.
Immediata la reazione dell’Assessore ai Lavori Pubblici
La situazione di disagio che si è venuta a creare sulla via Ardeatina ad Anzio, che per un lungo tratto ha visto letteralmente scoppiare l’asfalto fatto di fresco, ha fatto arrabbiare l’assessore ai Lavori pubblici del comune di Anzio Pino Ranucci, accorso sul posto subito dopo i fatti, insieme ad un architetto del Comune per capire cosa fosse accaduto. “La grave situazione che si è venuta a creare – ha detto l’assessore – è legata ad un pessimo lavoro fatto dall’Astral, che poco tempo fa a rimesso a nuovo questo tratto di strada ed ha asfaltato tutti i chiusini dello scolo delle acque piovane. Una situazione assurda. Stiamo già preparando un verbale di contestazione per quanto accaduto, che ha messo in serio pericolo la viabilità e i cittadini di Anzio. Proprio per evitare situazioni di questo tipo – spiega l’assessore – è importante che l’Amministrazione supervisioni sempre i lavori fatti da terzi sul territorio comunale. Se fossimo stati presenti mentre facevano questo casino, lo avremmo impedito. Il mio impegno – conclude – è quello di essere sempre presente, ogni volta che verranno fatti dei lavori per le strade di Anzio. Situazioni simili non si devono più ripetere”. Resta il fatto assurdo che l’Astral abbia speso soldi pubblici per ripristinare la sicurezza sulla strada senza alcun criterio, lavori che sono durati meno di tre mesi e che hanno rischiato di causare incidenti dalle conseguenze gravissime.