Un auditorium a cielo aperto è lo scenario per una sei giorni concertistica che sta divenendo cifra distintiva per la città, palcoscenico calcato da grandi nomi del panorama musicale internazionale, ma anche da coloro che hanno visto nascere e crescere il loro talento nella provincia di Latina, giovani voci protese verso nuovi linguaggi. E di questi nuovi linguaggi è interprete Francesco Taskayali – classe 1991, come Oona Rea, coprotagonista della prima serata – che attraverso la sua musica fortemente espressiva, restituirà il suo personalissimo viaggio in musica intessuto da immagini e contaminazioni. Come quelle sponde di lago che volgono al mare, la cultura in cui cresce il giovane pianista è scandita da numerosi punti di approdo e di ripartenza: i primi anni fino all’adolescenza a Latina, la parentesi più amata a Istanbul, e ancora il ritorno in Italia, tra Roma, Milano e nuovamente Latina. Le sue composizioni, sospese tra spunti classici, minimalismo e influssi della musica popolare del bacino mediterraneo, sono figlie di innumerevoli contaminazioni e sperimentazioni, proprie di chi ha girato il mondo per scelta e con la musica. Anche se quella musica non è mai stata scritta sulle righe di un pentagramma ha attraversato i continenti tra Stati Uniti, America del Sud, Europa, Asia, Africa e ora, con delle date in programma fino a ottobre, numerose città italiane. Al pubblico de I Suoni del Lago presenterà il suo quarto lavoro in studio, “Wayfaring”, pubblicato per l’etichetta Inri Classic in collaborazione con Warner Music, ma anche brani inediti che costituiranno il nuovo album di imminente uscita.
C’è sempre un oltre e I Suoni del Lago continuano il loro racconto in musica tutti i giorni, alle 21.30, fino all’11 agosto, come sempre a ingresso libero, rinnovando quel messaggio di sostenibilità che soggiace all’intera rassegna e che rende ancora grandi questi luoghi: la loro natura, essenza di vita ma anche sempre nuova opportunità di crescita del territori, e le voci che continuano a cantarla e omaggiarla.