L’avvocato di uno dei due indagati per la morte del marocchino di 43 anni, trovato senza vita sulla via Nettunense ad Aprilia nella notte tra sabato e domenica, ha parlato pochi minuti fa ai giornalisti sotto casa del suo assistito in via De Filippo: si tratta di un autista dell’Atac, di 46 anni. L’avvocato Federico Savo ha detto ai cronisti che il suo assistito è «sconvolto ma tranquillo per come si sono svolti i fatti». Il legale ha ricostruito sommariamente la vicenda: quella notte il 46enne, ha detto l’avvocato, rientrava da una cena e ha notato sotto casa sua una macchina con due persone a bordo. Si sarebbe così avvicinato per capire cosa i due stessero facendo e, per tutta risposta, l’automobile sarebbe partita a tutta velocità, rischiando persino di investire i due figli dell’uomo che erano in strada. A quel punto sarebbe partito l’inseguimento «sempre in contatto telefonico con i carabinieri», sostiene il legale. L’autista Atac, insieme all’altro indagato, una guardia giurata, dice di essere arrivato sulla Nettunense quando l’incidente era già avvenuto, con un uomo già a terra e una seconda persona che scappava scavalcando una recinzione. Nessun accenno a violenza o a una colluttazione con il marocchino deceduto.