A pesare sono soprattutto i quasi quindici milioni di euro che il Comune dovrebbe versare ad Aser a seguito della sentenza della Corte d’Appello di Roma che, rigettando il ricorso del Comune di Aprilia, rendeva esecutiva la condanna per il lodo arbitrale del 2007. Nonostante Tributi Italia, socio privato di Aser in liquidazione, debba restituire al Comune di Aprilia 20 milioni di euro, così come stabilito dalla Corte dei Conti, il Comune è chiamato a pagare subito i 14.631.007,97 euro di debiti relativi al lodo arbitrale Aser.
Cosa ha fatto l’amministrazione Terra per ottemperare a questa sentenza? Se lo sono chiesti i senatori del Movimento 5 Stelle Fattori, Giarrusso, Angrisani, Trentacoste, Sileri e Ricciardi che hanno presentato una interrogazione ai Ministri dell’interno e dell’economia, sottolineando come il Comune non ha né iscritto il debito in Bilancio, né “sarebbe stato rispettato il principio dell’accantonamento in via prudenziale delle somme necessarie al riconoscimento dei debiti fuori bilancio”. In sostanza, è come se il Comune avesse fatto finta di nulla. Nè l’Amministrazione potrà fare ricorso all’accensione di un mutuo presso la cassa depositi e prestiti, dato che non è previsto dalla legge. Probabilmente, e i Senatori fanno anche accenno a questa ipotesi, il Comune ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza della corte d’appello con annessa richiesta, durante la pendenza del giudizio, della sospensione dell’efficacia esecutiva del lodo impugnato che può essere attesa dalla Corte per il “grave ed irreparabile danno”.
Nell’interrogazione, i senatori M5S chiedono ai ministri “quali strumenti di competenza intendano porre in essere al fine di garantire il rispetto della normativa vigente, sia relativamente a quanto sancito per i bilanci degli enti locali che per gli affidamenti a società partecipate pubbliche”.