Lo scorso anno il blitz dei carabinieri e i dieci arresti di un gruppo di apriliani accusato di aver spacciato chili e chili di droga tra aprile e ottobre 2016. Un’indagine partita dopo il sequestro di 113 chili di hashish e 50 grammi di cocaina a casa di una insospettabile, Mirella Rita Franco, poi condannata a otto anni di reclusione. Gli investigatori hanno ritenuto che la donna fosse solo una delle incensurate “assoldate per custodire e trasportare rilevanti quantitativi di stupefacente”. Monitorando vari episodi di spaccio, i carabinieri hanno poi ricostruito anche i ruoli dei diversi componenti del gruppo, che avrebbe rifornito di droga sia Aprilia che il veronese. Sono così scattate le misure cautelari e poi le richieste di giudizio.
In sei hanno scelto appunto di essere giudicati allo stato degli atti, puntando sullo sconto di un terzo della pena. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha quindi condannato a 10 anni di reclusione e a 60mila euro di multa Daniele Scibè, a otto anni e 30mila euro Monica Boe, stessa pena per l’ivoriano Issa Camara, cinque anni e 20mila euro per Angela Cavaricci e quattro anni e 20mila euro per Giampaolo Manera e Davide Altieri.