Antiquariato e tradizione vanno di pari passo. Negli appuntamenti della mostra-mercato dell’Associazione RicordArt a Sabaudia non è difficile imbattersi in oggetti che hanno caratterizzato un’epoca, richiami di un tempo che ricorre nella memoria di chi sul volto porta il segno degli anni. “La rassegna vanta una tradizione quindicennale, antecedente alla nascita dell’Associazione che ho il piacere di presiedere – racconta Alfonso Gramegna, Presidente di RicordArt –. Un impegno che portiamo avanti tra le tante difficoltà, ma grazie alla passione dei nostri soci oggi vantiamo circa 80 banchi espositivi”.
A passeggiare tra i venditori si può trovare di tutto, ma quello che caratterizza le esposizioni della RicordArt sono gli oggetti dei collezionisti e le opere degli artigiani. Vincenzo Becchimanzi vanta 84 anni e uno spirito bersaglieresco che da oltre 70 anni lo vede in giro tra fiere e mostre-mercato. A Sabaudia ormai da anni propone i suoi presepi costruiti in sughero. Opere di pregevole fattura capaci di richiamare estimatori e ordini in tutti i periodi dell’anno. Franco Colavolpe di anni ne ha 82 e nel suo banco propone giochi d’epoca. Modellini e riproduzione di latta che raccontano come siano cambiate le abitudini dei bambini prima e dei collezionisti dopo. Entrambi vedono dispiaciuti la crisi del settore, legata a ragioni economiche e di passione. “Due aspetti sicuramente collegati che segnano il declino degli appuntamenti, sia in termini di presenze che di disaffezione dei banconisti”.
Dalle considerazioni si passa alle contromisure ed ecco l’iniziativa dell’Associazione RicordArt di lanciare degli appuntamenti capaci di evidenziare la funzione sociale del mercatino senza dimenticare l’aspetto economico. “Parlando con alcuni amici e soci – dice Gramegna –, ci è venuto in mente di organizzare alcuni eventi dedicati ai nonni e alle nonne che, per varie ragioni, non per ultimo quelle economiche, vogliono esporre e mettere in vendita i loro oggetti. Penso ad esempio ai lavori fatti all’uncinetto, agli attrezzi da lavoro di una volta o agli utensili da cucina che oggi non si usano più. E siccome non si è nonni senza i nipoti, vorremmo che nella stessa giornata ci fossero i bambini a presentare i loro lavoretti. Un qualcosa di simbolico che sottolinei gli aspetti aggregativi del mercatino e magari incentivi la passione per questi eventi”.
Il progetto, sulla base delle adesioni partirà in via sperimentale con l’auspicio di diventare una tappa fissa nel calendario degli appuntamenti della mostra-mercato di Sabaudia, anticipo di un passaggio di testimone tra collezionisti di oggi e del domani, in un travaso di tradizioni ed entusiasmo tra nonni e nipoti.