Dessì durante la campagna elettorale per le elezioni politiche era finito al centro delle polemiche per la casa popolare nella quale abitava – e abita tuttora – a Frascati, pagando un canone mensile di 7,73 euro. Canone che, per ammissione dello stesso senatore, ora è stato adeguato a 700 euro.
“A Frascati vivono numerose famiglie che da diverso tempo sono in attesa dell’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica e che rispettano pienamente i requisiti di legge previsti per l’assegnazione di tali alloggi – si legge nell’interrogazione –; allo stato attuale l’interessato supera i limiti reddituali previsti per l’accesso ai benefici di edilizia residenziale pubblica e, di fatto, si trova in una situazione di sostanziale decadenza dal diritto di assegnazione di alloggio destinato per legge all’assistenza abitativa di famiglie in stato di effettivo bisogno”.
I quattro parlamentari dem chiedono di “accertare se siano state rispettate tutte le disposizioni di legge che disciplinano l’assegnazione di un alloggio che per sua natura è destinato all’assistenza abitativa di famiglie in stato di bisogno” e di “verificare, a tutela delle famiglie attualmente in graduatoria per l’assegnazione nella città di Frascati di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, se siano state adottate o siano in via di adozione iniziative a tutela dei loro diritti da parte dell’amministrazione comunale”. A margine,
se intendano verificare se nel comune di Frascati vi siano altri casi di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica a famiglie che non rispettano i requisiti di legge per l’assegnazione.