Un’organizzazione ben strutturata che organizzava furti aggravati, ricettazioni e riciclaggio di mezzi agricoli e d’opera, estorsioni, nonché furti di bestiame. Nello specifico i membri del sodalizio, perlustrando autonomamente o su segnalazioni provenienti da fiancheggiatori, individuavano nelle campagne delle zone di Cori, Rocca Massima, Cisterna, Velletri, Nemi, Lariano, Ariccia, Aprilia, Cisterna e Ciociaria i mezzi considerati più appetibili da rubare, normalmente trattori di alta fascia, ma anche attrezzature, mini escavatori, camion e macchine, nonché animali e greggi animali.
Tutto ciò veniva venduto a cittadini stranieri o italiani consapevoli della loro provenienza illecita a prezzi inferiori a quelli di mercato, o venivano ceduti ad acquirenti ignari della loro provenienza dopo aver proceduto a falsificare la relativa documentazione o veniva proposto il riacquisto del mezzo asportato al legittimo proprietario estorcendo allo stesso il pagamento di una congrua somma di denaro, il cosiddetto cavallo di ritorno.
L’indagine, originariamente avviata presso la Procura di Frosinone, è stata proseguita da quella di Velletri.
Grazie all’indagine è stato possibile recuperare diversi mezzi e attrezzi agricoli con la contestuale denuncia a piede libero dei possessori.
Alla banda sono stati attribuiti 28 furti; è stato inoltre possibile accertare una tentata estorsione in danno di un agricoltore della provincia di Latina nei confronti del quale gli indagati lo avrebbero costretto sotto minaccia a pagare 20.000 euro per la restituzione di due trattori rubati nella sua azienda.
Sono stati recuperati in totale 20 trattori e svariati mezzi agricoli per un valore complessivo ammontante a circa un milione di euro;
Gli indagati, ostacolare l’identificazione della provenienza illecita dei trattori, applicavano al posto delle targhe originarie, delle altre risultate “clone” di quelle di veicoli analoghi di proprietà di altri agricoltori o punzonavano il contrassegno del telaio sostituendolo a quello originale associano a tale veicolo la dichiarazione di conformità risultata contraffatta e clone di altro trattore agricolo.
GLI INDAGATI
A.D., 42 anni, residente in Acuto (FR) con pregiudizi di Polizia; M.F., 39 anni, residente a Cori (LT) con pregiudizi di Polizia; K.E, 37 anni, straniero ma residente a Velletri (RM) con pregiudizi di Polizia; K.B, 36 anni, straniero ma residente a Velletri (RM) con pregiudizi di Polizia; L.M, 26 anni residente in Velletri con pregiudizi di Polizia; P.M., 44 anni residente in Rocca Massima (LT) con pregiudizi di Polizia; P.V. 47 anni residente in Bellegra (Roma); C.L, 45 anni residente in Rocca Massima (LT); D.F, 44 anni; residente in Cori (LT) con pregiudizi di polizia; F.M. 33 anni residente a Lanuvio (RM); M.R, 37 anni residente a Sabaudia (LT) con pregiudizi di polizia; N.A., 41 anni; straniero ma residente a Velletri (RM) con pregiudizi di Polizia; P.G., 45 anni residente a Valmontone ( RM) con pregiudizi di Polizia; P.A., 27 anni residente in Cori (LT) con pregiudizi di polizia; T.P., 58 anni residente in Cori (LT) con pregiudizi di polizia.