Il candidato grillino Zuccalà ha ottenuto 13.268 voti, pari al 68,76%, mentre al primo turno aveva ottenuto 7.673 voti, pari al 28,70%. Il candidato del centrodestra Matarese ha ottenuto 6.029 voti, pari al 31,24%, mentre al primo turno aveva ottenuto 6.786 voti, pari al 25,38%. A distanza di due settimane, in pratica, molti voti dei candidati Fucci e Mengozzi sembrano essersi riversati su Zuccalà, mentre Matarese addirittura non è riuscito nemmeno a confermare il numero dei votanti del primo turno. La percentuale dei votanti è stata piuttosto bassa 40,58%. Al primo turno era stata del 56,22%.
Una riflessione sul non voto.
Forse a molti elettori non è chiaro che con questo sistema elettorale il “non voto” non esiste. Poiché le percentuali assegnate ai singoli candidati vengono conteggiate solo in base a chi è andato a votare, in pratica per l’elezione la quantità dei non votanti non influisce, come se venisse ripartita secondo le percentuali ottenute dai singoli candidati con i dati dei soli votanti. Si può discutere se è giusta questa interpretazione statistica, ma non si può contestare che il voto di chi non è andato a votare è stato comunque conteggiato, così suddiviso: il 69% per Zuccalà e il 21% per Matarese.