Il progetto prevede un complesso termale composto da uno stabilimento di imbottigliamento di acqua minerale, uno stabilimento termale ed una struttura ricettiva SPA – area convegni. Il tutto immerso nel verde di Fossignano, in un’area strategica a per il circondario tra Castelli Romani, nord pontino e litorale a sud di Roma. L’ultimo ok del governo laziale è stato ufficializzato oggi 21 giugno: sul Bollettino ufficiale regionale del Lazio è stata pubblicata la delibera n. 261 con cui la Giunta regionale ha approvato la proposta di Accordo di Programma, cioè l’intesa tra Regione, Comune e Società che prevede le terme. La delibera è del 5 giugno.
COME SARÀ LA STRUTTURA
Il sito Santo Stefano si svilupperà su oltre 12 ettari, in tre distinti interventi. Avrà innanzitutto un albergo a tre piani, con piscine, spa e centro benessere, nella parte collinare. Seguiranno poi i cantieri per realizzare nell’area pianeggiante lo stabilimento di imbottigliamento dell’acqua effervescente naturale, che già da 40 anni viene venduta sfusa, e la struttura termale con acqua sulfurea. Due tipi di acqua, dunque, entrambe riconosciute dal Ministero della salute: una carbonica da bere e l’altra sulfurea calda, indicata nelle terapie otorinolaringoiatriche, in sostanza buona per naso, orecchie e gola, ma non solo, mediante insufflazioni, bagni, fanghi e altre applicazioni. L’area termale avrà anche attrezzature per divertimento, ristorazione e attività ludico-ricreative, oltre alla sala congressi.
LA NATURA AL CENTRO
L’intero polo sarà in un’area naturalistica molto bella, con il centro termale circondato dal bosco. Il progetto prevede di riattivare “quale percorso naturalistico, mantenendone inalterate le caratteristiche e le dimensioni, il tracciato viario esistente che, attraversando il bosco, sale fino al pianoro superiore”. I parcheggi – sempre stando al progetto approvato nei giorni scorsi – rispetteranno il contesta ambientale mentre le varie strutture saranno raggiungibili prevalentemente attraverso percorsi a piedi nel verde, “animati” da eventi naturali, luoghi di sosta e incontro. La società Santo Stefano si impegna a piantare molti nuovi alberi di specie locali. È previsto un servizio bus con navette per i clienti per limitare il più possibile – scrivono i progettisti – la circolazione di mezzi privati nell’area e quindi per ridurre al minimo lo smog.
Si prevede che vi lavoreranno dai 60 agli 80 addetti.
GLI IMPEGNI DELLA DITTA:
FARÀ ANCHE IL DEPURATORE
Tra le varie prescrizioni indicate dalla Regione, vi è anche l’obbligo di piantare nuovi alberi tipici della zona su una superficie che copra almeno il 30% dei parcheggi a raso, al fine di migliorare l’inserimento paesaggistico e dovranno essere realizzate opere di arredo urbano. Mentre le opere infrastrutturali dovranno essere realizzate prima dell’entrata in esercizio della struttura. Resta la richiesta del Comune di Aprilia, avanzata durante il tavolo tecnico-istituzionale Conferenza dei servizi del 7 giugno 2017 e approvata dalla Conferenza nella seduta del 15 febbraio 2018: “il sistema di depurazione per 1.000 abitanti equivalenti dovraÌ€ intendersi come impegno assunto dalla proprietaÌ€ quale opera che rappresenta l’interesse pubblico”, si legge nella delibera pubblicata oggi 21 giugno la quale precisa che “la realizzazione saraÌ€ definita con successiva procedura e dovraÌ€ essere garantita con polizza fidejussoria”, la società dovrà dunque mettere a disposizione una somma a garanzia della realizzazione del depuratore.
I PROSSIMI STEP BUROCRATICI
Restano ulteriori passaggi burocratici per aprire il cantiere saranno: la Società dovrà firmare l’atto d’obbligo, da allegare al Permesso di Costruire, con il quale, tra l’altro, si impegna a mantenere per 15 anni la destinazione d’uso degli immobili, esercitare in essi l’attivitaÌ€ per la quale ha usufruito dei benefici di Patto e mantenere il livello occupazionale previsto. DovraÌ€ inoltre sottoscrivere la Convenzione urbanistica, con l’amministrazione comunale di Aprilia che indicherà tempi e procedure urbanistiche per la realizzazione dell’intervento. Tale convenzione dovrà includere anche la realizzazione del depuratore per 1.000 abitanti equivalenti interamente a spese della Santo Stefano Terme Spa. Se non faranno questo impianto la Santa Stefano Terme perderà il diritto di costruire il complesso termale: le delibera della Giunta regionale precisa infatti che “il presente Accordo di Programma e la relativa variante al PRG vigente sono da ritenersi decaduti se gli obblighi previsti all’articolo 4 comma 2, 3 e 4 e articolo 5 comma 5 verranno disattesi dal soggetto proponente”. Da questo momento, la ditta ha 10 dieci anni di tempo per realizzare il complesso termale. Ma l’Accordo di programma potraÌ€ essere prorogato prima della scadenza, per una sola volta, con il consenso unanime dei sottoscrittori. Ora la palla passa al Sindaco e al Consiglio comunale di Aprilia: il primo cittadino che vincerà il ballottaggio di domenica 2r giungo dovrà firmate l’Accordo di programma e a sua volta il parlamentino cittadino dovrà ratificare l’adesione del Sindaco entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione, a pena di decadenza dell’Accordo stesso.