Tra i destinatari delle misure compaiono a vario titolo anche il vicepresidente del Consiglio Regionale, l’ex sindaco di Marino Adriano Palozzi (coordinatore Forza Italia nella provincia di Roma), l’ex assessore regionale alle Politiche del Territorio Michele Civita (Pd), l’imprenditore Luca Parnasi, il presidente di Acea Luca Lanzalone (che ha seguito, in veste di consulente per la giunta cinquestelle, il dossier sulla struttura che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle), Gaetano e Alberto Papalia, ex proprietari del terreno Tor di Valle dove dovrebbe sorgere la struttura.
La sindaca Virginia Raggi ha espresso la speranza che il progetto possa andare comunque avanti: “Se è tutto regolare, spero che il progetto andrà avanti. Chi ha sbagliato pagherà, noi stiamo dalla parte della legalità”.
Non proprio dello stesso parere l’ex consigliera grillina Cristina Grancio che più di un anno fa si impunto proprio sulla questione dello Stadio della Roma, facendo notare gli enormi problemi urbanistici dell’impianto: ” Nei miei confronti – dice in una intervista a Repubblica – e contro gli attivisti che ponevano legittimi quesiti sull’impianto ci fu un clima di violenza psicologica e accanimento ingiustificato”. La Grancio chiese alcuni pareri all’Avvocatura dello Stato, ma le risposte furono secretate dalla Raggi: ” Che motivo c’era – dice l’ex grillina – di nascondere ai consiglieri comunali quell’atto? È stata una decisione gravissima”.
La Grancio fu cacciata dal M5S e oggi siede all’opposizione: “Ora attendo delle scuse” ha dichiarato l’ex grillina.
A causa del tema dello stadio della Roma fu estromesso anche l’Assessore Paolo Berdini, che si opponeva agli stravolgimenti urbanistici della zona.
Luca Lanzalone fu delegato dai massimi livelli nazionali dei 5 Stelle a gestire a titolo gratuito la pratica dello Stadio della Roma. In seguito fu nominato sempre dai 5 Stelle presidente Acea.