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ROBERTO D’AGOSTINI
«Vogliamo un cambiamento radicale della società a partire dal nostro territorio. Mettiamo al primo posto i beni comuni e vogliamo rendere Aprilia un comune virtuoso. Le culture differenti e i molti giovani sono le nostre principali risorse. Crediamo nella partecipazione a un progetto comune attraverso il quale creare quel “senso di appartenenza” cui ogni tanto si fa appello e che mai si vede realizzato, perché vogliamo che ognuno senta di poter vivere e non sopravvivere in questa città».
ANTONIO TERRA
«In questi nove anni, anche a dispetto di chi avrebbe voluto che la nostra esperienza finisse presto, abbiamo governato dimostrando di avere la competenza, il rigore e la determinazione giusta per un territorio vasto e complesso come Aprilia. Lo abbiamo fatto in un momento storico difficilissimo. Proprio mentre assistevamo alla caduta di molte giunte nei comuni limitrofi, amministrate dai partiti. La Città in questi anni è rinata: ora è necessario portare a termine il lavoro che abbiamo iniziato».
DOMENICO VULCANO
«Perché sono una persona nuova, non legata alla vecchia politica e con tante idee volte al rilancio di Aprilia. Ho in mente una città più sicura, meno degradata, con una amministrazione capace, trasparente e al servizio del cittadino. Dobbiamo creare un senso di comunità che elimini le storiche differenze tra centro storico e periferie. Una volta sindaco di Aprilia lavorerò per riqualificare il centro urbano della città e mi impegnerò per risanare le borgate dove ancora mancano i servizi primari».
CARMEN PORCELLI
«Il cittadino deve prendere coscienza che il voto, prima che un esercizio di espressione di opinione, è un diritto. Rispetto al senso civico, ritengo di poter rappresentare e interpretare, finalmente da un punto di vista di una donna, i bisogni della mia città. Ritengo di poter esercitare il ruolo di sindaco nella maniera più coerente possibile alle posizioni dichiarate per il fatto di non avere nessuna pressione partitica alle spalle, di non dipendere da nessun potere occulto, di voler operare secondo quanto per tanti anni mi sono battuta: il bene comune».
GIORGIO GIUSFREDI
«La frammentazione politica cittadina (ben 6 candidati sindaco e circa 540 candidati consiglieri) impone un voto “utile” e “responsabile” per mandare a casa coloro che da tanti, troppi anni fanno politica ad Aprilia senza essere mai riusciti a realizzare un progetto serio e credibile per la città. Ho detto no con coraggio a questo tipo di candidati nelle mie liste e ho scommesso sui giovani. Sono giovani che devono crescere sani e attenti al bene comune perché saranno il futuro della nostra città».
ANGELO CASCIANO
«No alla turbogas e sì all’acqua pubblica sono alcune delle promesse agli elettori non rispettate. Per questo ho proposto ai miei avversari di redarre un atto notarile in cui chiunque di noi vincesse le elezioni firmasse già le dimissioni a 365 giorni di mandato se non sarà in grado di fermare questo scempio. Nessuno ha accettato: forse già sanno che rimarranno solo delle promesse. Libertas, scritto nello scudo crociato della Democrazia Cristiana, rappresenta il nostro status di uomini liberi, lontani da accordi con chi si interessa di rifiuti o con costruttori. La città ha bisogno di servizi».