A tre giorni dalla data delle elezioni comunali, il Caffè ha chiesto ai sei candidati sindaci di Pomezia di spiegare ai cittadini perché dovrebbero votare per loro. Ecco cosa ci hanno risposto.
Antonio Aquino (Progetto Comune Pomezia)
«Ho deciso di candidarmi perché sono nato a Pomezia e l’ho vista crescere, svilupparsi, poi decrescere e cadere nel fango, per una partitica locale (destra e/o sinistra) che non ha saputo perseguire il bene comune. Perché, seppure i 5Stelle ne hanno frenato il ritorno per 5 anni, questi politici nascosti dietro nuove maschere di cera tentano di scalare ancora il potere. Io invito i cittadini a votarmi perché Pomezia ha bisogno non solo di onestà, ma anche di preparazione e competenza, per essere la Pomezia che mette sullo stesso piano i deboli, le periferie, la cultura, l’ambiente, la salute, il lavoro, la casa, ponendo al centro la persona, l’interesse pubblico, la partecipazione di tutti i cittadini alla gestione del bene comune. Io metto a disposizione la mia pluriennale professionalità di avvocato e quella dei miei candidati (ingegneri, architetti, dirigenti di azienda, lavoratori e casalinghe) per raggiungere questi obiettivi. Pomezia merita assieme all’onestà, preparazione e competenza, per fare quel salto che in questi ultimi 5 anni non è stato possibile fare».
Roberto Camerota (Casapound)
«Ci sono mille motivi per cui i cittadini devono riporre in me la loro fiducia. Uno di questi è la determinazione con cui noi di Casapound affrontiamo i problemi e le soluzioni: siamo sempre stati tra la gente in difesa dei loro diritti. Sono nato e cresciuto a Torvajanica e questo non è un valore aggiunto ma un onore e una responsabilità. Abbiamo un programma chiaro: sicurezza, lotta al degrado e all’illegalità, sostegno alla famiglia, valorizzazione del territorio e delle spiagge, turismo, realizzazione di un approdo pescatori, riapertura dell’anagrafe e un punto fisso di Polizia Locale, creazione di asili nido e scuole materne, che sono assenti su Torvajanica. Poi lotta alla prostituzione e vigilanza continua per Santa Palomba, istituzione di un polo universitario che colleghi i giovani al mondo del lavoro puntando sulla farmaceutica, chimica, agraria e biologia marina; valorizzazione della nostra storia e cultura ma soprattutto restare in contatto diretto con associazioni e comitati. Vogliamo una città dove nessuno resti indietro, senza barriere architettoniche e mentali, al servizio di tutti».
Fabio”ˆFucci (Essere Pomezia, Il Bene in Comune)
«Cinque anni fa i cittadini hanno scommesso su di me, lo hanno fatto a cuor leggero perché lo scenario era desolante. In mezzo al nulla più totale è stato più semplice per loro puntare su una persona che conoscevano poco o niente. Oggi lo scenario è decisamente differente: Fabio Fucci ha governato cinque anni, ottenendo risultati che sono sotto gli occhi di tutti. La città è cresciuta, il lavoro svolto è stato giudicato positivo, anche a detta dei miei stessi avversari. Oggi i cittadini non devono più scommettere, possono puntare sulla certezza di un sindaco incorruttibile che ha dimostrato di amare e conoscere la sua città, che ha rifiutato incarichi politici ben pagati perché vuole portare a termine il lavoro cominciato. Votare per me significa cominciare a lavorare sin dal giorno seguente alle elezioni, per ripartire di slancio con idee chiare e un progetto solido e ambizioso, che farà fare il salto di qualità definitivo alla città. Il 10 giugno andate a votare, scegliete Fabio Fucci sindaco, per crescere ancora, insieme».
Pietro Matarese (coalizione di centrodestra)
«Mi sono candidato a Sindaco per essere vicino ai cittadini. Ci sono delle priorità: è inconcepibile avere ancora quartieri senza servizi primari. Votare centrodestra significa Pomezia e Torvaianica di nuovo sicure grazie alla presenza costante delle forze di polizia e a videosorveglianza e illuminazione intelligenti; significa assistenza a tutte le fasce deboli, aiutando chi ha ricevuto assurde cartelle esattoriali per l’assistenza ai disabili. Riapriremo immediatamente la delegazione di Torvaianica e non possiamo più rimandare l’intervento all’Eco-X, per il quale ho già allertato la commissione grandi rischi della Regione. Sì al vincolo MiBact, proponendo di rendere inoltre i 2000 ettari patrimonio dell’UNESCO. Lo sviluppo industriale, artigianale e commerciale del territorio, salvaguardando le eccellenze presenti, sarà un altro punto fermo. Quindi il litorale, che deve tornare a splendere e per l’Ecomostro abbiamo già la soluzione: colmeremo anche qui il vuoto enorme lasciato dalle precedenti amministrazioni».
Stefano Mengozzi (coalizione di centrosinistra)
«Sono giovane, ho 36 anni e a differenza di alcuni candidati sono nato e cresciuto a Pomezia. La mia famiglia vive qui da generazioni. Ho scelto di crescere qui i miei figli perché amo la nostra città e sono determinato ad arrestarne il declino. Pomezia ha risorse che gli altri comuni ci invidiano: valorizzarle è una priorità. Sono un volto nuovo della politica ed è la mia prima candidatura. La maggior parte dei nostri candidati non hanno mai ricoperto ruoli amministrativi e tantissimi sono alla prima esperienza. Portiamo con noi un vento nuovo e di rinnovamento. Abbiamo una visione ampia di sviluppo strategico per la città. Soprattutto abbiamo le idee chiare: entro un mese dalla mia elezione riaprirò la delegazione di Torvaianica; convocherò Acea affinché rispetti il contratto di servizio garantendo interventi rapidi e risolutori. Apriremo uno sportello dedicato per assistere la cittadinanza. Infine da Sindaco non permetterò che le zone periferiche della città vengano abbondonate come negli ultimi anni e investiremo sul lavoro e su nuove opportunità di crescita della città».
Adriano Zuccalà (Movimento 5 Stelle)
«Punteremo sulla competenza. In questi giorni abbiamo presentato parte della squadra di governo: Stefano Ielmini si occuperà di bilancio e partecipate, Giuseppe Raspa di rapporti con la cittadinanza e CdQ, Miriam Delvecchio di sociale e servizi alla persona, Simona Morcellini di attività produttive, turismo e cultura. Nei prossimi giorni presenteremo i tre assessori mancanti: ambiente, lavori pubblici e urbanistica. Chi mi voterà saprà già chi governerà la città e saremo subito operativi. Inoltre, non ci sono liste e listarelle dietro il M5S. Ci sono professionisti che metteranno a disposizione della città le proprie competenze. Il Comune sarà vicino ai cittadini e alle imprese con assessorati dedicati. Punteremo sulla rigenerazione di edifici ed aree industriali abbandonate, snelliremo le procedure burocratiche, aumentare la fruibilità dei mezzi pubblici. Riteniamo, inoltre, che la crescita di Pomezia debba passare attraverso lo sviluppo dell’area turistica e quindi per Torvaianica».