Il consiglio regionale del Lazio interviene ancora una volta sui vitalizi dei 265 politici passati dalla Pisana fino alla IX legislatura. Per la prima volta è stato creato un “fondo per l’abbattimento delle liste e dei tempi di attesa nella sanità” in cui andranno tutti i soldi risparmiati dal taglio degli assegni. Un vero contributo di solidarietà del valore di oltre 11 milioni di euro nell’arco dei prossimi 5 anni. Il subemendamento al bilancio è stato presentato da tutto l’ufficio di presidenza.
In caso di approvazione da parte della Pisana, il taglio dovrebbe partire dal 1 luglio 2018 ed essere così diviso: fino a 1.500 euro di assegno verrà trattenuto l’8% destinato al fondo per l’abbattimento delle liste d’attesa, da 1.501 a 3.500 euro il 10%, da 3.501 a 6.000 il 13%, oltre i 6.000 euro il 17%. Le aliquote sono maggiorate del 40% “qualora il titolare di assegno vitalizio diretto o di reversibilità – è scritto nell’emendamento – goda di altro vitalizio diretto o di reversibilità da parte della Camera, del Senato, del Parlamento europeo o di altra Regione”. Il risparmio sarà di 1,250 milioni per il 2018 e di 2,5 milioni a partire dal 2019 e fino al 2022, con la possibilità di estenderlo al 2023. Il presidente della Regione Lazio Zingaretti ha commentato: “La Regione Lazio ha approvato un sub emendamento che taglia i vitalizi in erogazione fino al 2023 attraverso la reintroduzione del contributo di solidarietà. Le risorse che derivano dal taglio verranno investite nell’abbattimento delle liste e dei tempi d’attesa e per favorire l’ammodernamento tecnologico delle attrezzature e strumentazioni sanitarie e informatiche delle aziende sanitarie, ospedaliere e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici”.