Gli investigatori, che da tempo monitorano gli ambienti legati alla criminalità giovanile in cui è diffuso il consumo di sostanze stupefacenti, sono intervenuti su richiesta di una donna presso la cui abitazione qualcuno aveva infranto una vetrata dandosi alla fuga.
Gli Agenti hanno scoperto che il 16enne, figlio dei proprietari di casa, era stato vittima di una tentata estorsione da parte di un coetaneo.
Di li a poco il giovane è stato rintracciato poco distante dalla propria abitazione e trasportato immediatamente presso il locale pronto soccorso a causa delle evidenti contusioni multiple che presentava sul volto. Si apprendeva così che nei suoi confronti si era consumato un vero e proprio agguato. Gli aggressori infatti lo avevano precedentemente cercato presso la propria abitazione, dove avevano suonato il campanello e non avendo avuto risposta, pensando che egli si nascondesse, avevano cercato di introdurvisi. Colti di sorpresa dalla madre che aveva gridato aiuto erano fuggiti, ciò nonostante i due, non desistendo dai propositi criminosi, si sono messi alla ricerca del minorenne che, grazie alla complicità di altri coetanei, hanno individuato all’interno di un parco pubblico.
A questo punto il 16enne è stato picchiato a sangue e minacciato di ulteriori punizioni se non avesse assolto ad un debito, che aveva nei loro confronti, pari a 100 euro.
Le ricerche diramate sul territorio hanno consentito di rintracciare i due fuggiaschi insieme al gruppo di giovani che li aveva spalleggiati.
I due, che dovranno rispondere dei gravi reati a loro carico, sono stati arrestati nella flagranza dei reati. Le indagini proseguono per capire se la gang si sia resa protagonista di altri episodi denunciati negli ultimi mesi a Terracina da parte di altri giovani.